11 giugno 2025

"Ponti tra culture" domenica alle 16,30 in Duomo musiche barocche e iraniane

Dopo l’originale performance con sitar indiano, flauto bansuri e organo a canne che ha creato un’atmosfera di particolare suggestione tra le volte del Duomo, domenica prossima la Rassegna “Ponti fra popoli e culture” tornerà alla forma più tradizionale del concerto di musiche barocche. Ideata per sottolineare l’anno giubilare, la Rassegna ha posto l’accento sulla ricerca di corrispondenze fra mondi musicali lontani fra loro, sia attraverso la partecipazione di musicisti provenienti da paesi lontani sia attraverso la meditazione su testi legati a temi di attualità come la Fratellanza e la Pace fra popoli. Il programma del terzo appuntamento sarà per la maggior parte barocco con l’esecuzione di due cantate di Haendel per soprano, flauto barocco e organo (Haec est Regina virginum HWV 235, Salve Regina HWV 241), e di una sonata del musicista bolognese di primo Seicento Bartolomeo Montalbano (Sonata Sghemma, trascritta da un originale per violino e basso continuo). Accanto a queste vi sarà però l’esecuzione di musiche iraniane di colore e suono completamente diverso, sia per flauto solo che per voce, flauto e organo; insieme al soprano Eleonora Mingardi e all’organista Luciano Carbone vi sarà infatti la giovanissima flautista iraniana Anita Haschemi Sadat a proporre musiche del suo paese di origine che simbolicamente vogliono sensibilizzare alla comprensione reciproca. I testi saranno recitati da Maddalena Parma. Il concerto sarà in Duomo, Domenica 15 giugno, alle ore 16,30.

 


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