Nuovo ospedale, se ne discuta in un Consiglio comunale aperto ai cittadini
Ogni giorno una nuova scoperta e non sempre positiva.
Ieri il presidente del consiglio, Luciano Pizzetti, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, ha introdotto l’argomento all’ordine del giorno, il nuovo ospedale, pronunciando la seguente frase: “la decisione è assunta, quindi non c’è più spazio di discussione per i se, ma per i come. Non siamo più al momento dell’inizio, siamo già oltre”.
Ma chi è lui per decidere come un dibattito si deve svolgere?
Se così stanno le cose, anziché riunire l’ufficio di presidenza poteva mandare un video a tutti i capigruppo, stile Istituto Luce, così si risparmiavano i soldi della seduta, il tempo del dott. Belleri e di tutte le persone presenti.
Non siamo già oltre, siamo allo spreco di ingenti risorse per rincorrere un sogno avveniristico che neppure sappiamo se e come sarà concretamente gestito, se ci saranno le persone e le energie per farlo funzionare e per mantenerlo come si deve.
Sulla testa dei cittadini, che non sono stati preventivamente consultati, stessa cosa dicasi per i sindaci, ad eccezione di quello del Comune di Cremona, è stata assunta la decisione di impegnare oltre 250 milioni in un’opera che non è indispensabile per la cura della salute, al di là delle roboanti dichiarazioni e delle accattivanti immagini.
Leggendo le diverse dichiarazioni sembra che il nostro Ospedale sia completamente inadeguato per poter essere ristrutturato e accogliere tutte le novità tecniche, tecnologiche, sanitarie, ecc., ma nessuno finora lo ha mai concretamente dimostrato con dati e documenti, ad eccezione di quanto contenuto, in maniera riassuntiva, nella relazione tecnica allegata allo studio di fattibilità.
Un ospedale funziona se ci sono medici, infermieri, dirigenti, personale tecnico ed amministrativo preparato, motivato, in quantità sufficiente e debitamente retribuito.
Funziona se chi vi è preposto anziché lasciare nel cassetto ingenti risorse, stanziate per la manutenzione, per le dotazioni antincendio e per i lavori di adeguamento le usa e non attende che sia la Corte dei Conti a tirargli le orecchie perché lo faccia.
E’ anche in questo modo che si arriva alla “obsolescenza” dei nostri ospedali, se chi ha il potere di spesa e le risorse non le adopera in tempo utile.
A proposito di tempo utile, il progetto di fattibilità tecnico-economica, che è in fase di valutazione da parte della Regione Lombardia, come da bando di gara doveva vedere la luce entro 120 giorni dalla proclamazione del vincitore ( v.pag. 35, punto 22.3).
Il vincitore è stato proclamato il primo dicembre 2023, siamo a febbraio 2025.
Cogliamo l’occasione per ringraziare di tanta magnanimità Luciano Pizzetti che non solo stabilisce cosa le persone devono dire, ma è convinto di aver compiuto un gesto di grande democrazia nell’aver convocato, senza aprirlo al pubblico, l’ ufficio di presidenza, speriamo che oltre a sindacati, terzo settore, volontariato, associazioni di categoria, club, ecc., venga indetto anche il consiglio comunale.
Quello sì aperto al pubblico, al quale i cittadini potranno finalmente partecipare e apprendere una volta tanto le informazioni dai diretti interessati e non solo dagli organi di stampa.
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commenti
Enrico Gnocchi
21 febbraio 2025 14:52
CONCORDO PERFETTAMENTE, e vado oltre... sostenendo che se siamo stati in grado trent'anni fa di indire un referendum consultivo per un'opera che ora trova un esito nelle corsie dell'ospedale in quanto contribuisce ad aumentare i tumori nella bassa padana e ancor più nel comune di Cremona, spero che riuniremo le forze politiche, partitiche e sociali per indire un secondo referendum, pur consapevoli che come nel primo referendum ora citato, ci sarà la protervia di un dittatore che lo azzererà e che ci chiederà allora come ora di varcare il Rubicone per proclamarlo dux in piazza Stradivari. grazie al coraggio del PRC di Cremona.
Enrico Gnocchi, sostenitore del "movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona"
G.Franzoni- R.Vacchelli
22 febbraio 2025 11:19
Sorprende questa nota di Rifondazione Comunista che, in vista delle elezioni di giugno, si era intestata i destini del 'Movimento per riqualificare l'ospedale di Cremona' a guida Enrico Gnocchi e che, forte di questo, aveva col Movimento 5 Stelle dato vita alla lista 'Cremona Cambia Musica' centrata sul NO al nuovo ospedale con la convinta capolista Tacchini. Quello che stupisce è che la Tacchini, eletta in quota alla lista, si riveli ora arresa e faccia suo il progetto del nuovo ospedale perché impegnarsi a chiedere, come scrive, che “i cittadini siano aggiornati sui progressi e sugli sviluppi del progetto” è di fatto dire SI' al progetto. Gli argomenti da opporre vanno ben al di là dei rilievi mossi dalla stessa (inquinamento da amianto, polveri...) che sono i corollari della fase di demolizione, mentre il vero problema è il progetto funzionale del nuovo ospedale che scarica su un territorio sguarnito di servizi e strutture l'utenza media e 25.000 giornate di degenza per acuti dell'area chirurgica e medica. ll progetto non risponde ai bisogni nè tutela il diritto di 200.000 cittadini a una sanità pubblica efficiente, servizio dovuto da ogni ospedale pubblico pagato con i soldi di tutti. Lascia senza parole che di fatto dica sì a un progetto che è un assist al privato chi come la consigliera Tacchini è approdato in Consiglio a nome di una lista con un programma che era un mandato ma che forse ora risulta scomodo e viene scaricato. E stupisce che Rifondazione Comunista uscendo dal silenzio lanci una tiepida reprimenda contro Pizzetti affidandosi alla speranza che venga indetto un consiglio comunale aperto e dimentichi il dato politico che la lista 'Cremona Cambia Musica', di cui è parte, di fatto per voce della capolista Tacchini abbia detto sì al progetto.
'Comitato per la difesa della sanità pubblica e dell'ospedale di Cremona'
Manuel
22 febbraio 2025 14:48
Ricominciamo la gara a chi è più intelligente? Chi è più coerente?
Questo è lo sport preferito e monopolizzato a sinistra.
Per me, Franzoni e Vacchelli sono i più intelligenti!
Se incontrassi Gnocchi, gli sussurrerei: il più dritto sei tu!
Alla Tacchini, confiderei: sei intelligente, smart e pure bbona!
Vedete di smetterla di credervi i primi della classe, dei primi della classe.
Incontratevi, insultatevi pure, ma poi una linea condivisa... che è neanche difficile.
C’è bisogno di sinergia, specialmente per le minoranze e le persone attente non vogliono stupidi bisticci di posizione.
Aggiungo: per un po’ porto pazienza, dopo prendo di mira.
G.Franzoni- R.Vacchelli
22 febbraio 2025 20:14
Grazie a Manuel del suggerimento che è sempre stato la nostra profondissima convinzione e scommessa. Il fatto è che Franzoni e Vacchelli insieme ad altri sono stati espulsi dal 'Movimento per riqualificare l'ospedale' perché ritenevano che oltre alla raccolta firme si dovesse puntare alle istituzioni, cosa improponibile per il Movimento che covava ambizioni elettorali fallite sia per il risultato della lista 'Cremona Cambia Musica' quanto perché ora la capolista Tacchini di fatto si è allineata (come Gnocchi ha commentato) sulle posizioni del Pd-Pizzetti sul sì al progetto. Una conferma del no alla collaborazione da parte del Movimento è del 15 febbraio quando il giornalista Vidali sua sponte aveva promosso un incontro tra i comitati cremonesi e il comitato piacentino ma ha poi battuto in ritirata davanti al niet opposto da Gnocchi alla partecipazione all' incontro del nostro comitato. A noi non é mancata la pazienza cui accenna Manuel, abbiamo resistito agli insulti fino a quando non siamo stati oscurati dalla mailing list e quindi dai contatti. E quanto alla 'mira' garantiamo che non abbiamo mai perso di mira l'obiettivo, abbiamo 'assediato' le istituzioni attraverso il contatto diretto con 50 sindaci e alcuni consiglieri regionali, gli appelli ai vertici nazionali del PD, l'incontro con i presidenti degli ordini dei medici, degli infermieri, del Concass e dell'Azienda Sociale Cremonese, e anche con 3 esposti-denuncia ai Ministeri competenti, con l'interlocuzione ancora in corso con la Regione, con la creazione di una rete di 8 comitati lombardi che si sta muovendo. Percorsi questi di trincea in una ‘guerra di posizione’ con avversari potenti e quindi percorsi faticosi e ‘umili’, spesso disarmanti, di cui abbiamo sempre dato conto pubblicamente solo come atto dovuto e testimonianza di un civile impegno di resistenza a scelte irrazionali lesive del bene comune.
Manuel
23 febbraio 2025 07:15
Prendo atto delle dichiarazioni di Franzoni e Vacchelli, delle quali non ho motivo di dubitare.
Sono un noto (per gli amici) gradasso che per ragioni psico-fisiche vive, attualmente, in una bolla. Ciò che mi esponete non mi sorprende, anzi conferma la perversione della sinistra per la divisione, la distinzione, il narcisismo.
Uscirò temporaneamente dalla bolla e quando incontrerò Gnocchi chiederò lumi. So che mi farà una testa tanta e col fare suadente, vedrà di avvolgermi come nel quadro di Klimt.
Gnocchi è una brava persona, ma non è mica un cardinale e non detta la linea a tutta la comunità.
Se proprio vi siano differenze insormontabili, ognuno segua il proprio percorso e cerchi di limitare gli attacchi al necessario.
Come avete rimarcato, il nemico è assai potente, ma pure le tante firme raccolte lo sono e queste rimangono come fastidioso macigno. Gli umori pure, in giro per la città, non sono favorevoli a politici ed affaristi.
Abbiamo a che fare col nuovo Farinacci: più acuto, meno smargiasso, ma con l’idea del podestà, il quale non crede che la sopraffazione porti ancora a piazzale Loreto.
Faccio a voi ed agli altri immutati complimenti per l’impegno. Invito ad una maggiore compostezza formale ed attendo nuovi sviluppi, che vanno dalla solidità finanziaria, tecnica, dall’integrità legale, al consenso.