6 maggio 2023

Palla in curva. La rivincita di Ravanelli, la salvezza del Monza e "Roma red grey" di Federico Perry

Tre partite, tre pareggi, uno più amaro dell’altro, ma la Cremonese è viva e questo fa ben sperare di mantenere viva la speranza per lottare la squadra fino alla fine per un traguardo ancora troppo lontano o comunque per onorare questo campionato ormai agli sgoccioli.

Una stagione che come nessun'altra credo, resterà intrisa da tanto rammarico per quello che si sarebbe potuto fare - se non in colpevole ritardo - con risultati ben diversi da quelli sperati dai tifosi grigiorossi.

Credo sia doveroso innanzitutto fare i complimenti a due ex Ravanelli e Baez che con il Frosinone hanno conquistato la serie A per la seconda stagione consecutiva, anche se con maglie diverse. Baez, come del resto Zanimacchia, se n’è andato alla fine del mercato di gennaio perchè per buona parte del girone di andata non è mai stato preso in considerazione in virtù di scelte tecniche che poi non hanno pagato, anzi.

Ravanelli in ciociaria ha disputato 25 delle 33 partite fino ad ora giocate da titolare e per tutti i 90’ a disposizione. Un giocatore di proprietà della Cremonese che la coppia Giacchetta-Alvini ad inizio stagione aveva scartato e parcheggiato a Frosinone, evidentemente perché considerato non all’altezza della massima serie, salvo poi portare a Cremona in prestito come per esempio un giocatore come Hendry che, al netto di quanto dimostrato, non ne valeva neppure la metà.  

Nota a margine: di Hendry - fortunatamente -  è stato rivalutato il valore ed è stato rispedito al mittente per evitare di accollarsi il fardello economico a fine stagione, mentre il contratto grigiorosso di Ravanelli è in scadenza a giugno 2023.

Vien da domandarsi perchè la società non abbia tenuto in considerazione di tenerlo per rinnovargli il contratto, anche perchè a giugno, con ogni probabilità a Cremona Ravanelli  tornerà a prendere i suoi  effetti personali e lasciandosi alle spalle una bella rivincita verso chi non ha creduto in lui.

Complimenti - purtroppo - anche al Monza, che si è guadagnato il primato di essersi salvato con 6 giornate di anticipo da quando la serie A è a 20 squadre. 

Un miracolo? No, solamente l’uomo giusto nel posto giusto, che ha un nome ed una storia:  Adriano Galliani di calcio ne sa.

Per la verità anche la Cremonese ha (o aveva) a disposizione ‘un fuoriclasse’ come Ariedo Braida, peccato che dopo aver regalato la serie A alla Cremonese portando Pecchia e tanti giovani promettenti a Cremona e dopo la separazione di Pecchia dalla Cremonese, è stato di fatto confinato nel suo ruolo criptico di ‘Consulente strategico’ (?!) con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti i tifosi grigiorossi.

Nota a margine: a beneficio di tutti i tifosi che ancora dibattono di ‘investimenti e paracaduti’, come riportato dai media al Monza la salvezza costerà circa 45 milioni di euro, per la formula dell’obbligo di riscatto in caso di salvezza di alcuni giocatori come Caprari, Petagna e Pessina. 

Ergo: se vuoi restare in serie A, programmare un futuro lungimirante, prima o dopo i soldi - anche più di quelli che sono stati preventivati - ce li devi mettere e non c’è paracadute che tenga.

Parola ai tifosi quindi e questa volta la diamo a Federico Perry, che cura la pagina Facebook   ‘Roma Red Grey’. 

Romano - e soprattutto romanista - che però ha coltivato nel tempo una simpatia per la squadra grigiorossa che segue parallelamente alle vicissitudini della sua amata Roma.

D: Romano e romanista, da dove nasce e perché è arrivata fin qui la tua passione per la Cremonese?

F: La mia passione della Cremonese è arrivata per caso. Il mio primo amore è la Roma (la squadra della mia città) e con mio padre da sempre abbonato allo Stadio Olimpico diciamo che era una scelta obbligata o quasi. Quando la Cremonese tornò in serie A nel 1984, avevo 8 anni e facendo l'album delle figurine, quei colori così originali, hanno catturato la mia attenzione e ho iniziato a seguire anche le sorti della Cremonese e piano piano...con il tempo oltre alla Roma, la Cremonese è diventata quella che io definisco (un po' alla Ugo Tognazzi) la mia meravigliosa "amante". 

D: L’immagine che mi hai mandato dei capitani Bruno Conti e Claudio Bencina (immagine dell’amico Ivano Frittoli storico fotografo della Cremonese n.d.r.) che entrano sul campo allo Zini, spiegano ampiamente la definizione di ‘inguaribile romantico’. Cosa ritrovi di te in quella bellissima immagine?

F: La scelta della copertina del mio profilo è un omaggio alla mia prima Cremonese e ad un calcio  più verace e meno schiavo dello show business. Un calcio alla quale sono molto legato a 360 gradi, fatto di Campioni, Bandiere e personaggi che nel bene o nel male hanno fatto la storia, oggi l'avvento delle pay TV ha fatto perdere la magia e quel tocco di romanticismo a questo sport, sono sparite le bandiere, i calciatori sono vere e proprie aziende e le giornate di campionato durano in media 3 giorni e questo sta allontanando la gente da questo sport. 

D: Nella tua pagina Facebook ‘Roma Red Grey’ parli di Cremonese a tutto tondo con delle dirette post partita/giornata. Che riscontro hai dai tifosi grigiorossi e come giudichi l’operato della società/dirigenza grigiorossa in questa stagione?

F: Il progetto di "Roma Red Grey" è stata una bella scommessa, un romano che crea un contenitore della Cremonese era una bella sfida, ma ho voluto tentare, per coniugare la mia passione per la Cremo con quella del giornalismo sportivo e devo dire che sono soddisfatto dei risultati ottenuti anche se si può sempre migliorare. Il pubblico di Cremona ha dimostrato un affetto e un amore (in questa stagione con più ombre che luci) che ho visto in poche piazze, e mi dispiace che la dirigenza non se ne sia accorta e che soprattutto ha fatto un pessimo lavoro nel preparare una stagione dove (spendendo meno ma con criterio) si poteva regalare un finale di stagione migliore e non è vero che la Cremo non ha "appeal" semplicemente chi doveva fare il proprio lavoro lo ha fatto male e se oggi siamo in queste condizioni è proprio per il suo cattivo operato e zero alibi.

D: Se ti dico salvezza cosa mi rispondi?

F: Io al miracolo ancora ci credo e (da quello che leggo) anche la squadra. Ballardini è un ottimo allenatore ma forse è arrivato un po' tardi...e sta facendo il possibile e sarei curioso di vederlo programmare la prossima stagione (speriamo in serie A)

D: Un’altra tua grande passione è la musica, soprattutto quella legata ai cantautori italiani del secolo scorso. Trovi un parallelismo tra i percorsi di calcio e musica in questi ultimi decenni?

F: La musica ha subito la stessa evoluzione (in negativo) del calcio, poca poesia, e personaggi costruiti a tavolino per durare lo spazio di un'estate ma così va il Mondo anche se io faccio fatica ad accettarlo, come non riesco ad accettare che ancora oggi (nel calcio) la piaga del calcio scommesse e delle "combine" di fine stagione si presenta puntuale in ogni finale di campionato. La Lega le ha provate tutte: Play Off Play Out ma alla fine...ogni anno la solita storia...e a pagare sono sempre le piccole società...le grandi spesso la fanno franca perché nel calcio come nella vita esistono due pesi e due misure anche se la legge (in teoria) dovrebbe essere uguale per tutti ma sappiamo che questa è una utopia. In conclusione mi auguro di vedere la Cremo conquistare la permanenza in serie A perché un buon calciofilo romantico non perde mai il vizio di sognare che Davide vince sempre contro Golia.

La palla dalla curva torna in campo: allo Zini arriva lo Spezia, per altri 90’ di passione, grigiorossa ovviamente!

 

Daniele Gazzaniga


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