4 febbraio 2025

"Di sole non ce n'è mai abbastanza". A marzo chiude il Cicero, il locale di Soncino che ha scaldato un'epoca. Ecco come nacque il RistoMex

"Nel 1994 eravamo ragazzini io e Luca Imberti al DAMS di Bologna e Luca Bray in Messico, quando mio papà , il grande Leo, ci propose di rilevare la pizzeria di Rina, uno stabile rosa sul fiume Oglio, che separava Soncino e la provincia di Cremona da Orzinuovi, Brescia.

Iniziò un'epoca !

Io e luca tornammo da Bologna, i nostri 2 soci: i fratelli Nicola e Gianluca si unirono alla nostra idea, fiorì l'idea di Luca Bray: aprire un locale messicano a Soncino. E Luca arrivò dal Messico con un nome, un logo, un sole, uno staff per la comida messicana e  Il Cicero aprì le porte a settembre 1994 con un motto: Di sole non ce n' è mai abbastanza. Echeggiammo sulla cresta dell'onda, per anni, anni, e anni con successo e soddisfazioni. Avevamo creato un impero: dalle 19 di sera alle 5 del mattino su 2 piani, una terrazza, aperitivo, cena, dopocena, serate latino americane, Dj in chiusura e rigorosamente tequila dalle 4 all' alba. Eravamo in 22: 18 dipendenti coetanei, dai 20 ai 24 anni .

Ho ancora l' immagine del primo venerdì sera, dopo l'inaugurazione, noi cinque giovanissimi, increduli nel nostro ufficio, contavamo numeri.

Numeri di persone, così ingestibili da dover chiamare, nel weekend, la security all'ingresso .

Il Cicero era diventato un regno, un'Istituzione per tutte le età, per ogni tipologia di persona, in base alla fascia oraria. Spettacolo puro fra ballerini cubani, live, animazione, house music, Drag Queen, Village people, e noi...i barman della notte a fare centinaia di Mojito, le mani ghiacciate che all'epoca, il ghiaccio lo si pestava direttamente nel bicchiere, con pestello e cubetto in mano.

Bei tempi.

La linea dei cocktails era innovativa, nascevano i pestati, i frozen margarita, importati  dal corso sui Navigli a Milano, alle "Scimmie" dal quali uscivamo storti, ma capaci.

Potrei citare tutti i primi baristi del cicero, i ragazzi ai tavoli, il pizzaiolo della notte Pietro, i dj, i vocalist, il Peppo, ma so che chi leggerà, questi nomi,  lì ha stampati nella memoria.

È storia.

Eravamo felici, ci si divertiva tantissimo, non c'era un giorno della settimana che entrare al Cicero non fosse pretesto per ballare, amare, mangiare e bere bene e vivere la spensieratezza di quegli anni 90.

Eravamo passione pura per tutto e l 'economia girava a meraviglia.

Ci siamo fidanzati fra di noi, abbiamo avuto avventure, ci siamo sbranati, lasciati, pianto, traditi, qualcuno si è pure sposato dietro quei banconi e chi c'era, è rimasto per sempre. 

Sono nate amicizie vere, inscindibili. Mauri, Simona, Isa, Silvano, Gigi Marini, Fabio, Giorgio Rapazzucche, Lele, Francesco Laurino, Angela, Manuela, Manuela Fano, Roby Rossa, Roby Festa ....

Festa, festa

Il Cicero era arte. Uno spirito unico ed inimitabile. Noi eravamo allegri. Senza social, senza niente... solo quel pochetto di 'bombette' con sale, con fuoco, con boom boom...con B52 e tanta, tanta passione.

A dirigere il tutto Luca Imberti che ha saputo tener vivo il Cicero 30 anni, fra gloria, momenti cupi e innovazioni continue in un susseguirsi di momenti, annate indimenticabili. 

Grande Luca. Ciao Cicero. Grazie a tutti."

Così postò via social Paola Bray: il Cicero di Soncino è stato tante cose, soprattutto è stato vita!

 


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