È morto il barman Leo Pappalettera. Il ricordo di don Lorenzo Roncali

Barman, barista, oste: tutto questo e tanto altro ancora è stato  il mitico (era, o meglio rimane e sarà veramente una leggenda della cosiddetta Crema da … Bere, ndr) Leonardo o meglio… Leo (fratello e padre d’arte, che appunto fratelli e figlio fanno bene lo stesso mestiere) Pappalettera è l’icona istituzionale dei baristi cremaschi. Lui che essendo pugliese di Trani, cremasco non era. E con lui al bancone del “Caffè Pappalettera” (dove lavorava insieme al figlio Filippo detto Pippo, ndr) ultimamente, prima al Teatro, poi al Verdi, molte generazioni di cremaschi si sono ritrovati per un caffè, un aperitivo o per fare due chiacchiere. Sognava di fare l’agricoltore Leo, grandissimo juventino e vero calciofilo, ma è nato barista e ha fatto la storia dei bar cremaschi. Buon viaggio mitico Leo, col tuo idolo Gianluca Vialli ora potrai parlare di football dinanzi a un bel bicchiere di Champagne…

Ah… questo il ricordo del Leo, portato via da un maledetto infarto appena dopo l’Epifania, di don Lorenzo Roncali, sacerdote cremasco sempre sul pezzo:

Tante persone entrano nella tua vita e poi ci rimangono! E meno male! Grazie caro Leo per tutto! Ed un abbraccio alla tua bella famiglia!