Cristina Piacentini (Chapeau!): "A pedoni, ciclisti e disabili, per by passare il passaggio a livello di Santa Maria, più che le ali, servirebbe forse un miracolo"
"E' evidente che il sottopasso veicolare sia necessario alla città e che da anni il progetto sia stato oggetto di fatiche e responsabilità di più amministrazioni, ma è anche vero che, appunto perché studiato per anni, avrebbe potuto prevedere la risoluzione di difficoltà che si sarebbero venute a creare per una schiera di persone. (con disabilità, anziani, genitori con passeggini e in genere a chi ha difficoltà a fare le scale). una volta bloccato il transito pedonale e ciclabile lungo il viale di Santa Maria.
Se la chiusura del passaggio a livello è un vincolo disposto da specifiche previsioni legislative nazionali, cui il Comune si è dovuto attenere e non ha avuto possibilità di decidere diversamente e ha preteso da Rfi la realizzazione di un passaggio temporaneo sotto i binari della stazione, di conseguenza si sarebbe dovuto considerare che la schiera di persone summenzionate sarebbero state fortemente penalizzate nella mobilità, perché gli ascensori, in quanto mezzi meccanici, si rompono facilmente per i più svariati motivi e non possono essere l'unica alternativa prevista.
Il fatto di funzionare (l'ascensore) malamente a giorni alterni, nonostante i continui solleciti e le denunce del sindaco e delle associazioni, sta rappresentando un problema increscioso che va risolto con tempestività da chi di competenza, che non è del Comune di Crema, genera una discriminazione ( legge 67/2006) nei riguardi di chi ha disabilità e non è messo in grado né di prendere un treno né di transitare da una parte all'altra della città lungo il viale di Santa Maria e, sinceramente, ritengo sia un dovere non solo di Rfi ma anche del comune, che deve mettere tutti i suoi abitanti in grado di potersi muovere liberamente senza utilizzare auto e mezzi vari, ma anche passeggiando.
Inoltre ora mi sembra di capire che non sarà così temporaneo il passaggio sotto i binari del treno ... e allora, alla fine, considerato che probabilmente non ci saranno i fondi previsti per realizzare il ciclo pedonale, mah forse sarebbe bastato, lanciare il cantiere del by pass pedo ciclabile, contestualmente all'apertura del sottopasso veicolare e allora forse avremmo portato pazienza. Intanto, a noi, persone con disabilità, ma non solo, non resterà altro che sperare in un miracolo, che non sia proprio quello che ci crescano davvero le ali!"
Così postò via social Cristina Piacentini, bella persona del fare ed esponente del Comitato Zero Barriere. E a margine di tutto ciò, una considerazione, comunque sembra lecita: a Crema, si pensa tanto, giustamente, a ciclisti e pedoni. Ogni tanto però, per essere concretamente con questa categoria, più che lanciare passerelle e spot, mah, forse bisognerebbe agire, no?
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