12 giugno 2024

Paolo Aiolfi non è più sindaco a Bagnolo Cremasco. E non le manda a dire: Oltretevere compreso. Che intrighi nel Borgo dell'Innominato

"Ringrazio i Bagnolesi che 5 anni fa mi hanno dato l'opportunità di fare un'esperienza affascinante, 5 anni difficili per chiunque, caratterizzati da 2 anni di gestione della pandemia.  
3 anni di intenso lavoro che ci hanno portato a seminare un albero ormai ricco di frutti...frutti che altri raccoglieranno ma che saranno a disposizione di tutti i cittadini. 

Grazie a chi non si è fermato ad essere giudice e carnefice di vicende sentimentali private ma che hanno confermato la loro fiducia nell'attività amministrativa. 
32 voti di differenza possono essere pochi ma una fredda analisi dimostra che molti, molti di più hanno spostato da una parte all'altra la loro preferenza.
Complimenti al nuovo sindaco, complimenti ai candidati consiglieri e complimenti a don Mario per il gran lavoro fatto in questa campagna elettorale".

Così postò via social Paolo Aiolfi, appassionato attivista leghista, imprenditore ed ex sindaco (ha perso per pochissimi voti) di Bagnolo Cremasco: Borgo del Granducato del Tortello, famoso per aver dato ospitalità, in passato, all'Innominato del Manzoni. Ma quindi, anche adesso che non c'è più la Democrazia Cristiana (ah ... come manca la mitologica Balena Bianca), i parroci riescono a dare un indirizzo di voto? Che intrighi, nel paese, dove, nella sacrestia della casa parrocchiale c'è un quadro che ritrae nella parte alta una Madonna e sotto una signora con un bambino. Ebbene, la signora in questione potrebbe essere la cremasca Paola Benzoni col piccolo (tesi questa non condivisa da tutti gli studiosi) Francesco Bernardino Visconti (vale a dire l'Innominato, nato nel Bergamasco a Brignano) in braccio. Tra l'altro, proprio a Bagnolo, Francesco Bernardino ci capitava spesso per far visita ad alcuni parenti e purtroppo compì gravi malefatte e rapì una giovane sposa per poi ucciderne il marito, e poiché questi, incontrando appunto l'Innominato, l'aveva affrontato per chiedergli conto della sua malefica azione. Convertito dal cardinale Federico Sforza, l'Innominato lasciò nel testamento la richiesta affinché nella chiesetta di Bagnolo venisse accesa una lampada ogni sabato e nei giorni festivi; altresì dispose pure un lascito a favore delle ragazze in povertà.

 

 


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