21 settembre 2023

Più nostalgica di Giovanni De Grazia, Borghetti e Agostino Resteghelli (figure storiche della destra cremasca), Stefania Bonaldi, dirigente Dem, beh prova nostalgia per Fini…

"La politica dovrebbe fare un ragionamento più ampio rispetto alla battuta giornaliera del blocco navale tipica di una campagna elettorale. Il 'blocco navale' è solo un elemento e anche controverso: l’operazione Sophia, che serviva per controllare gli sbarchi con le navi europee, funzionava a metà. C’erano resistenze degli Stati nazionali perché veniva mantenuto il Trattato di Dublino".

La legge Bossi Fini aveva un’impostazione chiara: il migrante economico ha diritto di entrare in Italia solo se ha un contratto di lavoro. Ma vent ’anni dopo è cambiato tutto il panorama internazionale e il fenomeno migratorio si è trasformato. Oggi riguarda centinaia di migliaia di persone ed è dovuto a grandi fattori economico- sociali. Il divario tra Nord e Sud del mondo, il malessere sociale, il crollo di alcuni Stati come Siria e Libia e così via. Per questo la legge va cambiata.

Se la campagna resta permanente in vista delle Europee non se ne uscirà mai. Con rischi ancora maggiori rispetto a ora: cresceranno forme di xenofobia e disagio sociale. Anche perché oggi l’emergenza è il controllo dell’immigrazione , ma poi come li integriamo”.

Dunque il blocco navale è solo propaganda. Mentre la legge Bossi-Fini sull’immigrazione va cambiata. A dirlo è Gianfranco Fini, ex presidente della Camera ed ex leader di Alleanza Nazionale.

Non è certo ‘un buonista’ di sinistra, ma trovo le sue parole assennate e responsabili..... un moderato, evidentemente, rispetto a chi oggi governa questo Paese”.

Già, più nostalgica di Giovanni De Grazia, Maurizio Borghetti e Agostino Resteghelli (figure storiche della destra cremasca), Stefania Bonaldi: autrice del post in oggetto, dirigente Dem folgorata sulla via di Elly Schlein, beh prova nostalgia di Gianfranco Fini, colui il quale fondò Alleanza Nazionale e lanciò la oggi premier Giorgia Meloni

 


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