Stefania Bonaldi: “L’inaugurazione della vuota Casa di Comunità a Crema con Bertolaso? Propaganda e basta”
Non sarà una "fanfara", ma resta una "kermesse elettorale" a tutto tondo, quella di domani, in cui a Crema si inaugurano in via Gramsci la nuova targa della "Casa di Comunità " e qualche lavoro edile, peraltro nemmeno il nuovo ascensore accessibile alle carrozzine per disabili, come denunciato nei giorni scorsi dal comitato Crema Zero Barriere’.
Leggete l'elenco dei servizi ora presenti e, se siete intellettualmente onesti, realizzerete che sono gli stessi da anni insediati in via Gramsci, prima facenti capo all'ASL e poi alla Asst: il punto unico di accesso (PUA), i servizi di scelta e revoca del medico e di raccordo con la medicina di base, il servizio di continuità assistenziale, il servizio sociale, l’assistenza domiciliare integrata, il servizio psicologico territoriale, il centro adozioni, l’ufficio di protezione giuridica, le cure primarie, l’ufficio protesi, l’ambulatorio di medicina legale con le commissioni patenti e invalidi.
Certo l'importante è vendere fumo, ad esempio celebrando l' ubicazione, qui, della sede del Distretto sanitario e la collocazione della centrale operativa territoriale (COT) "deputata al coordinamento delle attività finalizzate alla continuità assistenziale sul territorio e ad assicurare una corretta integrazione tra il comparto sociale e quello sanitario", tante belle parolone per dire che sarà l'ennesimo ufficio di raccordo fra Ospedale e Territorio, con l'enfasi che da anni accompagna questa narrazione vacua, ma sulla medicina territoriale non c'è il minimo, reale, progresso.
E il punto non è più nemmeno quello della sede sbagliata (anche se, lo ricordo, questa Casa della Comunità non serve solo Crema, ma un bacino di 80mila abitanti, senza mezzo parcheggio!), ora ci spieghiamo benissimo perché non andava bene l'ex Tribunale, era evidentemente "troppo grande" perché non c'era - e non c'è - alcuna intenzione di rivoluzionare alcunché: è una mera operazione estetica che non cambia di una virgola la sostanza.
Un'occasione persa per i cittadini e la sanità territoriale, tanto paghi e c'è quella privata, ma evidentemente non per la Regione che viene, per me vergognosamente, a suonarsi e cantarsi il proprio peana, o, come dice con toni da operetta l'assessore Bertolaso, "per stimolare la crescita".
Così postò via social Stefania Bonaldi, ex sindachessa di Crema, in perenne campagna elettorale pro Majorino governatore di Lombardia.
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