17 giugno 2022

"Bassa, mon amour", paesi, monumenti, trattorie e personaggi lungo le sponde del fiume nel nuovo libro di Roberto Fiorentini

Il punto di partenza è via Platina, quello d'arrivo Parma. In mezzo altre 14 tappe, dal Bosco ex Parmigiano a Bonemerse, da Zibello a Roncole e così via. Il metodo è quello applicato nelle opere precedenti: un seducente e riuscito intreccio di ricerche d'archivio, di ricordi e conoscenze personali, di chilometri macinati tra campi e rive, di incontri con figure di ieri e di oggi. Un metodo impegnativo ma necessario se davvero si vuol arrivare a cogliere l'anima profonda dei luoghi esplorati, fatti di storia, arte, religione e molto altro ancora.

Roberto Fiorentini, affermato giornalista di razza e scrittore prolifico, si è rimesso in marcia e, un anno dopo il suo acclamato 'Viaggio sentimentale nella Cremona dei desideri', ha completato le pagine di un altro diario del cuore, quello che lo ha portato alla ricerca delle terre del Po e che è stato consegnato a 'Bassa. Mon Amour' (Cremonabooks), presto in pubblicazione.
Alla base del libro un'intuizione: “Quando si parla di Bassa si intende il territorio della pianura glaciale e alluvionale sopra il fiume. Bisogna scordarsi i confini legali di comuni, paesi, province e regioni. E' un territorio circoscritto dalla sua altitudine e dalla sua morfologia ed è caratterizzato dal Po che scorre al centro”. Con questa idea originale nella mente e l'inseparabile taccuino in tasca, Fiorentini, moderno viaggiatore instancabile, è tornato sulla strada conducendo il lettore per mano sino, ad esempio, a Brancere e al suo piccolo cimitero, “crocevia di storie infinite. A partire da quella della sua probabile fondazione, avvenuta dopo il 1756. In quell'anno una terribile piena del fiume si portò via vivi e morti al di là dell'argine”. Dal minuscolo camposanto a Stagno Lombardo, alla sua chiesa e alla tela raffigurante il martirio di Santa Eurasia, protettrice contro la grandine e le tempeste. Tra tanti capolavori da ammirare, alcuni affreschi spariti, quelli della chiesetta poco fuori San Daniele. Non è l'unico giallo del libro, perché la Bassa è culla di tesori naturali e artistici ma anche, o forse proprio per questo, di leggende, misteri, eroi, principi e principesse, cavalieri, battaglie, monaci, esorcisti e tragedie, alcune delle quali con tanto di corredo di 'fantasmi'. Fiorentini ama il cielo, il silenzio, i colori, la bellezza (a volte nascosta, timida) e anche le contraddizioni di queste terre non sempre generose,  come un figlio ama la madre, e, grazie a una scrittura brillante e accattivante, in un continuo rimbalzo tra passato e presente, riesce a immergerci in esse, a farcele vedere o rivedere.
L'autore le conosce bene, sono casa sua, sue amiche sin dall'infanzia ma, allo stesso tempo, il suo viaggio da 'cronista' vecchio stampo, libero da pregiudizi e spalancato alla possibilita' di imbattersi in sorprese lungo il cammino, lo ha portato a scoprire nuovi angoli, nuove emozioni e anche nuovi personaggi da imprimere nella memoria. Come Angelo, il custode-organista della chiesa di Polesine Parmense. “Se il volto del visitatore non è noto, scatta l'interrogatorio. In caso di risposte non adeguate, in chiesa non si entra: neppure per una semplice preghiera”. Per la cronaca: alla fine Fiorentini ci è riuscito. Figure bizzarre e mille aneddoti che hanno dell'incredibile. Un sindaco di San Daniele, per costruire una pista ciclabile, fece asfaltare la parte di strada appartenente al suo comune senza però informare gli amministratori di Roccabianca, sulla sponda opposta in provincia di Parma, che per ripicca non completarono i lavori sulla porzione di via nel loro territorio. “Morale: la pista ciclabile è rimasta opera morta”. La Bassa, inutile dirlo, è anche patria di buon cibo e storiche trattorie. Come 'Cantarelli', a San Secondo, chiusa nel 1982. “Non si sa quante volte vi abbia mangiato, ma si racconta che da queste parti arrivasse, con la sua Ferrari 250 Gto, l'avvocato Gianni Agnelli”. Non lontano da qui Bernardo Bertolucci ha girato 'Novecento'.
L'itinerario continua verso Roncole (molte e appassionate le pagine dedicate a Giuseppe Verdi, un gigante della Bassa, come lo è Giovannino Guareschi, altro immancabile e sempre affascinante protagonista del reportage), Soragna, Fontanellato e si conclude ai piedi del Battistero di Parma. Lungo il Po lo scrittore cremonese si è fatto accompagnare da guide speciali, amici intimi del fiume e custodi dei suoi tesori, come il grande fotoreporter Raffaele Rastelli; il sindaco-paleontologo di San Daniele, Davide Persico; l'amico e collega Paolo Panni; il gran cerimoniere della pasticceria Lady' di San Secondo, Angelo Pezzarossa. E' anche grazie ai loro racconti e ai loro segreti, ora svelati, che Fiorentini ha cercato, trovato e restituito l'incanto di quel luogo immenso, unico e senza confini chiamato Bassa.

Gilberto Bazoli


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commenti


michele de crecchio

15 giugno 2022 14:22

Ben fatto e ben recensito!