3 marzo 2022

"Casa della salute" in via Gramsci la Regione non torna indietro e la Moratti boccia l'ex Tribunale. Una nuova palazzina servizi vicino all'ospedale. Conferenza stampa dei 5 Stelle a Crema

Conferenza stampa del Movimento 5 Stelle di Crema sulla casa di comunità che dovrebbe sorgere in via Gramsci dopo la risposta alle interrogazioni presentate da parte dell'assessore al Welfare Letizia Moratti. Alla conferenza stampa hanno partecipato Manuel Draghetti (candidato sindaco per il movimento 5 Stelle, Marco Degli Angeli (consigliere regionale del Movimento) e Agostina Bettinelli
Dura la presa di posizione sull'ipotesi di via Gramsci: "La scelta di via Gramsci è miope e figlia dell'improvvisazione è mancanza di programmazione. La posizione penalizzerà gli utenti e creerà problemi urbanistici notevoli, soprattutto per chi vive fuori città. - ha detto Marco Degli Angeli - 
Dal 2015 Regione non ha mai pianificato una vera riorganizzazione dei servizi territoriali ed ora, per non perdere i fondi del PNRR, si è costretti a scegliere la soluzione peggiore dal punto di vista logistico. Entro il prossimo mese dovranno essere chiusi i protocolli d'intesa con i ministeri e quindi ogni altra soluzione ad oggi non è percorribile. Purtroppo, la logica dell'emergenza con cui ha sempre ragionato regione Lombardia ci regala una soluzione non ottimale".
Prosegue poi Degli Angeli: "Unico aspetto positivo, l'impegno che mi è stato personalmente confermato dal dott. Pavesi, DG della direzione Welfare dell'assessorato Moratti, della costruzione di una nuova palazzina adiacente all'ospedale maggiore di Crema, che amplierà gli spazi pubblici a disposizione dell'ASST di Crema e che consentirà di riorganizzare i servizi socio/sanitari e amministrativi. Mi è stata inoltre prospettata una delibera a settimane in quanto le coperture finanziare sono state già individuate".
"L'altro aspetto riguarda l'ipotesi dell'ex tribunale. Su questa ipotesi il no della Moratti è secco. - ha continuato il consigliere regionale -
Dal punto di vista politico è evidente che il governatore Fontana è stato messo da parte dalla Vicepresidente Moratti. Già lo scorso aprile avevo evidenziato come l'assessore fosse contraria a questa ipotesi. Qualcuno ha voluto dare credito alle parole al vento del governatore Fontana, pronunciate durante un momento inaugurale, ma i documenti ufficiali erano chiari. Il governatore è stato smentito dai fatti.
In città si è forse perso troppo tempo nell'inseguire la polemica e ragionare sui desiderata e su ipotesi che si scontravano con la realtà, creando terreni di scontro divisivi e che sicuramente non hanno aiutato a creare compattezza politica e territoriale dell'area omogenea (?) cremasca. 
Perde ancora una volta il territorio e soprattutto i cittadini, che vedranno qualcosa solo nel 2025. Ora bisogna lavorare da subito per trovare le soluzioni urbanistiche migliori, e tenere alta l'attenzione per chiedere il rispetto dei tempi sia per l'edificio di via Gramsci che per la nuova palazzina dell'ospedale".
 
Ha rincarato la dose Manuel Draghetti, puntando il dito sull'Amministrazione comunale.
"Per quanto riguarda l'Amministrazione Cremasca è inutile illudere i cittadini con raccolte firme o eventi estemporanei per chiedere che la Casa di Comunità venga inserita nell'ex tribunale. È stato il M5S Cremasco ad aprire i "faldoni" riguardanti l'immobile dell'ex tribunale nel 2018, stimolando la Giunta Bonaldi ad adottare una strategia ed una pianificazione concreta per il recupero del manufatto. Invece vi è stato uno stallo per due anni da parte dell'amministrazione, con operazioni strampalate, poi cadute nel vuoto, con la società privata FM Immobiliare.
Poi ancora lo stallo per un anno da parte di Bonaldi e Bergamaschi, rincorrendo Regione Lombardia, la quale aveva già scritto nero su bianco che l'ex tribunale non fosse idoneo a quel tipo di servizi. Chiediamo a Bonaldi, Bergamaschi, Bordo da una parte e Fontana e Lena dall'altra di smetterla di buttare in caciara e scontro fazioso ed ideologico una questione così delicata come la sanità del territorio. Servono interventi massicci per ridurre le liste d'attesa e potenziare servizi sanitari poco presenti o addirittura assenti nel nostro territorio. È mancata programmazione, sia da Regione che da Comune, negli ultimi anni per il nostro territorio. Ora serve guardare avanti e pensare alla proposta sanitaria del territorio, senza divisioni".

 


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