25 febbraio 2022

"E ora si verifichi la funzionalità della barriera idraulica della Tamoil": il commento di Ravelli sulle indagini alla Bissolati

"Come era facile prevedere, anche il sopralluogo degli enti pubblici e dell'Arpa effettuato oggi presso la società canottieri Bissolati, per verificare la situazione dell’inquinamento del terreno lungo la linea di confine con la Tamoil, ha confermato quello che già si sapeva da molto tempo: i piezometri di nuova realizzazione effettuati dalla Canottieri evidenziano una presenza consistente di prodotto surnatante nel sottosuolo".

Questo il commento di Sergio Ravelli, consigliere generale del Partito Radicale, a poche ore dai rilievi effettuati presso la Canottieri Bissolati (qui l'articolo).

"Siamo da sempre convinti - aggiunge Ravelli - che la presenza tuttora significativa di prodotto surnatante, nonostante le attività di messa in sicurezza e di ripristino ambientale in corso dal 2007, è da attribuire ad un inadeguato funzionamento della barriera idraulica dell’ex raffineria. E' ovvio che la presenza di sistemi di raccolta del surnatante nei pozzi barriera contribuiscono alla progressiva riduzione della massa di prodotto circolante, tuttavia tali sistemi di raccolta, efficienti sulla fase disciolta, lo sono molto meno sul prodotto in galleggiamento, il quale costituisce sorgente primaria di contaminazione per le acque di falda. Già nel corso del processo di primo grado nei confronti dei manager Tamoil era stato ipotizzato che il surnatante potesse diffondersi in tutta l'area cosiddetta di “stagnazione”, generata dalla barriera idraulica, scavalcando di fatto gli ostacoli offerti dai pozzi in emungimento, peraltro distanti 50/60 m. l'uno dall'altro".

Conclude l'esponente dei Radicali: "Per queste ragioni è necessario e urgente che in occasione della prossima Conferenza dei servizi gli enti pubblici e l'Arpa, in accordo con la società Tamoil, decidano di sottoporre a verifica di funzionalità la barriera idraulica".


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti