Stop dell'Ats alla realizzazione di nuovi impianti biogas nel Cremonese e nel Mantovano. "Gli impianti di combustione a biomassa in territori con una qualità dell'aria già compromessa da decenni dovrebbero essere realizzati solo nel caso in cui siano finalizzati a soddisfare un bisogno essenziale, quale il riscaldamento domestico". Questo il parere dell'ATS, che in un parere rilasciato il 10 febbraio alla Provincia precisa: "le province di Cremona e di Mantova sono, da decenni, territori critici in relazione alla qualità dell'aria a causa, principalmente, delle condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. Tra gli inquinanti critici di interesse sanitario rivestono particolare importanza le polveri sottili (Pm10, Pm2,5) a causa dei lori effetti sulla salute".
"Per entrambi i territori - prosegue l'ATS - è tuttora attuale il sensibile sforamento del numero massimo di superamenti ammesso dalla normativa per il limite giornaliero delle Pm10 in tutte le Stazioni del programma di Valutazione. Per il territorio di Cremona, a ciò si aggiunge il superamento del limite annuale per il Pm 2,5 in alcune delle stazioni di monitoraggio. Si precisa, per correttezza, che lo sforamento del numero massimo di superamenti ammesso dalla normativa (…) per il Pm10 non rappresenta una criticità univoca della provincia di Cremona o di Mantova ma più in generale di tutta la Pianura Padana".
Alla luce di queste condizioni, osserva l'ATS, "Si ritiene pertanto che gli impianti di combustione a biomassa in territori con una qualità dell'aria già compromessa da decenni dovrebbero essere realizzati solo nel caso in cui siano finalizzati a soddisfare un bisogno essenziale, quale il riscaldamento domestico".
MOVIMENTO 5 STELLE - La notizia è accolta con grande favore dal Movimento 5 Stelle. "Dopo anni di lotte per difendere l'ambiente e il territorio da iniziative che, dietro l'etichetta green, che spesso celavano solo interessi economici, la bocciatura di Ats alla costruzione di un nuovo impianti biogas e biometano nella nostra provincia è un riconoscimento storico. Un primo passo che dopo anni di buio ci dà speranza”. È quanto ha commentato Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia, rispetto a quanto l’azienda della tutela della salute ha decretato, ossia che: “Gli impianti a combustione di biomassa potrebbero diventare una forma numerosa e diffusa di emissioni di particolato sottile e primario aggravando in tal modo sensibilmente un quadro ambientale già critico per le polveri sottili nelle due province (Cremona e Mantova ndr). Per tale motivo si osservano criticità in relazione alla salute pubblica correlate all’installazione di tali impianti”.
Si tratta di un grande passo avanti, aggiunge Degli Angeli: “Per la prima volta, dopo anni di battaglie, viene messo nero su bianco che nelle autorizzazioni di nuovi impianti di generazione d’energia, tramite digestione anaerobica, sia fondamentale riconoscere il principio di impatto cumulativo degli inquinanti e considerare il contesto di forte compromissione ambientale esistente”.
Il consigliere ha quindi spiegato come “nei giorni scorsi avevo sensibilizzato e allertato sindaci e Provincia sul tema riguardante le nuove richieste pervenute per installare nuovi impianti di biogas e biometano in una provincia, come quella di Cremona, che "vanta" il record di numero di impianti presenti oltre che il record della provincia più inquinata del Paese”. “Pochi mesi fa, dopo 3 anni di lavoro in commissione ambiente, insieme ai colleghi Roberto Cenci e Massimo De Rosa, eravamo riusciti - chiosa Degli Angeli - a far votare una mozione in consiglio regionale che inseriva proprio il tema dell'impatto cumulativo, come elemento di valutazione fondamentale nel rilascio di nuove autorizzazioni di impianti di biogas. Tale principio lo vedo oggi per la prima volta applicato nella realtà”.
Conclude Degli Angeli: “Lo stop di Ats alla costruzione di un nuovo impianto biogas costituisce un atto netto e importante, che offre un precedente fondamentale e che, al contempo, descrive la gravità della situazione ambientale e sanitaria della provincia di Cremona. Ora i sindaci hanno tra le mani un parere scientifico, che può diventare un’arma importantissima a supporto della tutela di ambiente e salute dei cittadini. Mi auguro che venga preso in considerazione e usato al fine di non compromettere ulteriormente la salute ambientale, nell’interesse dei cittadini che essi rappresentano”.
commenti
Giuseppe
19 febbraio 2022 19:39
Peccato che le biomasse a cui fa riferimento ATS siano solo quelle legnose, biogas e biometano (quest'ultimo tra l'altro viene immesso in rete oppure liquefatto senza alcuna combustione) non c'entrano nulla. Il fatto che la combustione di legna vada bene solo se per il riscaldamento domestico è invece la cosa più ridicola.
Roberto Regonelli
20 febbraio 2022 08:49
E' da tempo immemorabile che l' uomo si scalda e cucina, bruciando legna, non saranno quelle basse percentuali di famiglie che usano la legna, essere correspondabili di creare inquinamento. Piuttosto, prendiamo in esame i nitrati prodotti dagli allevamenti intensivi.
Roberto Regonelli
19 febbraio 2022 23:47
Era ora. Dio sia lodato.