27 febbraio 2022

A Crema la marcia per la pace in Ucraina. L'appello del vescovo e del sindaco. La testimonianza di una donna ucraina. Commozione per l'inno nazionale ucraino

Un migliaio di persone ha partecipato a Crema alla Marcia per la pace in Ucraina. La manifestazione ha visto la partecipazione di tanti cittadini senza alcuna distinzione di età o di partiti, notevole la partecipazione dei giovani e di diversi rappresentanti della comunità ucraina di Crema con cartelli drammatici in cui stigmatizzavano la situazione in patria ("noi stiamo morendo"). Diversi sindaci del cremasco erano presenti con la fascia tricolore. Dopo il rosario in Santa Maria della Croce, la marcia è partita da fuori la basilica dove era fissato il raduno, per poi raggiungere piazza del Duomo. Dopo il saluto della sindaca Bonaldi, ha preso la parola il vescovo Daniele che ha dato la propria vicinanza alle famiglie ucraine preannunicando l'impegno della diocesi per accogliere i profughi. "Purtroppo è anche una guerra tra cristiani - ha detto il vescovo - e noi dobbiamo incrementare il dialogo ecumenico e sabato prossimo qui a Crema daremo un segno con la preghiera comune delle religioni cristiane". Il vescovo ha poi stigmatizzato come le guerre possano arrivare anche dalle cattive informazioni. 

Ludmilla, ucraina, ha raccontato le telefonate con i parenti rimasti in patria con la descrizione delle bombe, le fila dei profughi, i negozi e le farmacie vuote. Un primo carico di aiuti è già partito da Crema con destinazione Ucraina. In chiusura è risuonato tra la commozione dei presenti, l'inno nazionale ucraino.


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