28 agosto 2025

A Solarolo Monasterolo nasce la "librioteca", dove i libri riprendono vita...si cercano volontari

Non è una biblioteca e non è nemmeno una libreria. E’ un mix di entrambe le cose e, quindi, ecco che in terra di Po ha preso definitivamente piede la “Librioteca”  ed è il frutto di un lavoro congiunto dell’Amministrazione comunale di Motta Baluffi e di alcune volontarie del piccolo, ma vivace borgo rivierasco. Un libro non è mai, e mai sarà, un pezzo di carta e non sarà mai nemmeno un ingombro, nemmeno di questi tempi in cui i più si accontentano di pigiare sui tasti di qualche “pezzo di ferro” per trovare informazioni, fare ricerche e studiare. Il libro è parte integrante della nostra storia, è custode tenace e fiero delle storie, delle vicende, perfino delle fantasie che contiene. Purtroppo talvolta, forse troppe volte, succede che i libri finiscono in qualche soffitta, o in qualche cantina, vanno ad “ammucchiare polvere” su qualche scaffale e, per farla breve, finiscono nel “dimenticatoio” ed anche questo è un vero peccato. Per non parlare dei volumi che, per la superficialità ed il menefreghismo di alcune persone, finiscono scandalosamente al macero. Altri, in case rimaste abbandonate perché i proprietari sono “andati avanti” (per dirla come gli alpini) sono lasciati là, nel buio e nel silenzio, come in attesa che qualcuno un giorno possa andare a prenderli, a rispolverarli, a ridare loro quella dignità che hanno.

A  Solarolo Monasterolo, splendido borgo, ricco di storia e di misteri, si è dato vita a qualcosa di assolutamente unico e, soprattutto, lodevole. I locali della vecchia scuola, a due passi dalla chiesa, chiusa ormai da anni, non sono stati lasciati in abbandono ma hanno continuato a mantenere la loro funzione educativa, sociale ed aggregante, diventando sede della “Librioteca”. In poco tempo, grazie appunto al lavoro di un gruppo di volontarie  e grazie alla sensibilità della gente del paese (ed anche dei centri immediatamente limitrofi), centinaia e centinaia di libri di ogni genere hanno “ripreso vita”. C’è chi è andato direttamente nelle cantine e nelle soffitte a prenderli (autorizzato dai proprietari naturalmente) e li ha portati lì, per metterli a disposizione di tutti. L’azienda Storti, come spiegato dal sindaco Antonietta Premoli, ha donato gli scaffali che, grazie all’impegno di un gruppo di instancabili volontarie, si sono ben presto riempiti di libri, di ogni genere e per tutte le età, compresi anche volumi, magari meno noti, legati alla storia dei nostri territori. Non solo libri ma anche enciclopedie, giochi da tavolo, collezioni di santini e di cartoline. Non è una attività inserita nel Sistema Bibliotecario, ed infatti non è una biblioteca e nemmeno una libreria. E’ una librioteca ed è, lo si può scrivere senza esagerare, un servizio unico al mondo. Dove tutti possono portare e donare libri, possono fermarsi a leggere, a studiare, a giocare, a fare ricerche e, soprattutto, a dare una mano: e se un libro piace particolarmente e lo si valorizza, si può anche portarlo a casa e tenerselo, dandogli il valore che merita. A scarseggiare, come ammesso ancora dal sindaco, sono però i volontari: ci sarebbe bisogno di gente che si metta a disposizione, anche per poche ore, per tenere aperto, controllato e determinare così dei giorni e degli orari di apertura fissa. Può essere una buona occasione, per tutti, in vista delle giornate autunnali, per fare qualcosa di utile, di valido, senza alcuno sforzo, per fare e distribuire cultura e, magari, anche per apprendere nuove nozioni e conoscere nuove storie. 

Eremita del Po

Paolo Panni


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