Agorà: il luogo di incontro tra l’Università Cattolica e le imprese dell’agroalimentare
L’Università Cattolica di Cremona incontra le aziende agroalimentari del territorio ma aprendosi a importanti realtà a livello nazionale.
«L’iniziativa è nell’ambito del progetto Agorà, un percorso nato nel mesi scorsi e che ora lanciamo e consolidiamo – ha spiegato nel corso di un incontro con alcune aziende il professor Lorenzo Morelli, Ordinario di Microbiologia all’Università Cattolica di Cremona e responsabile scientifico di Agorà. Ciò che abbiamo creato è una piattaforma di matching tra ricerca scientifico-tecnologica e mondo produttivo su temi molto concreti. Con Agorà vogliamo riprendere l’importante esperienza di Cremona Food-Lab, che ha visto una partecipazione straordinaria da parte delle aziende cremonesi, per una piena collaborazione tra ricerca, istituzioni e mondo produttivo».
Agorà nasce dunque in quel solco di sinergie tra Università Cattolica e istituzioni del territorio cremonese, come ha anche sottolineato in un breve saluto Maria Grazia Cappelli, Segretario generale della Camera di Commercio di Cremona. E precisamente nell’alveo di una convezione, firmata nel 2021, che oltre all’Ente camerale vede protagonisti il Comune e la Provincia di Cremona e l’Istituto Gregorio XIV per l’educazione e la cultura.
Una convenzione – come ha illustrato il professor Morelli alle numerose aziende presenti – che prevede in sintesi azioni lungo tre grandi filoni: ricerca tecnologica capace di erogare innovazione per le aziende agroalimentari, creazione di un osservatorio sui comportamenti di consumo alimentare e trasferimento di conoscenze. Con un focus particolare: che le iniziative coinvolgano anche i giovani; lavorando affinché i progetti innovativi che scaturiscono dalle ricerche scientifico-tecnologiche possano fermarsi sul territorio cremonese dando luogo anche a iniziative imprenditoriali. Dunque, con coinvolgimento degli studenti, per collegare il momento degli studi al mondo del lavoro come ha sottolineato Davide Mambriani, responsabile stage&placement dell’Ateneo cremonese.
È qui che si collocano pienamente le azioni programmate in ambito Agorà per il 2022. Le ha illustrate Federico Bassi, della Direzione Ricerca e Sviluppo dell’Università Cattolica e responsabile operativo del progetto. «Già nelle prossime settimane – ha spiegato Bassi – verrà lanciata una prima Challenge for Agorà, attraverso la quale le aziende potranno incontrare studenti o neolaureati, appoggiati da docenti, e proporre loro progetti di innovazione o problem solving. Spesso – ha aggiunto Bassi – le aziende hanno questioni irrisolte per le quali sino ad ora non hanno potuto o inteso investire. Presentandole alla Challenge for Agorà, potranno trovare idee e soluzioni senza dover impegnare risorse».
In pratica, la Challenge prevede una prima fase di scouting dei problemi aziendali alla quale seguirà la raccolta delle idee degli studenti su come risolverli. Quindi si andrà a una selezione dei progetti di innovazione e all’affiancamento degli studenti con docenti e ricercatori. Dopodiché, questi team avranno tre mesi di tempo per sviluppare i progetti e renderli applicabili e concreti. La Challenge si concluderà con la presentazione pubblica dei progetti sviluppati nei mesi precedenti.
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