6 luglio 2024

Altra serata magica nel Giardino della Stauffer con la musica del Quartetto Thumòs e del Trio Hermes

Un'altra serata di grande musica da camera nello splendido giardino romantico della Fondazione Stauffer. E' il secondo appuntamento della "Stauffer Summer Music Festival 2024", quello dedicato agli allievi del corso di Alto Perfezionamento in Quartetto d'Archi dell'Accademia, sotto la guida del Quartetto di Cremona. Sul palco il Quartetto Thumòs (Simone Ceriani e Francesco Boscaratto al violino, Sebastiano Favento alla viola e Alessandro Mauriello al violoncello) seguiti dal Trio Hermes (Ginevra Bassetti al violino, Francesca Giglio al violoncello e Marianna Pulsoni al pianoforte), tutti ragazzi giovani ma con grande talento, una professionalità notevole e uno straordinario senso d'insieme che li ha già portati ad esibirsi in diversi concerti in Italia e all'estero. 

Il Quartetto Thumòs ha proposto l'incredibile quartetto per archi n.6 il sol maggiore di Dmitri Shostakovich spiegando al pubblico il legame tra quella musica e la vita del grande musicista russo e la difficoltà del suo vivere e comporre durante la dittatura di Stalin e il senso di liberazione con la morte del dittatore che segna la forza della musica del quartetto che abbiamo sentito questa sera. Tanti applausi dal pubblico. Poi è stata la volta del Trio Hermes che ha proposto il trio per violino, violoncello e pianoforte n.1 in re minore (opera 63) di Robert Schumann. La violinista Ginevra Bassetti, prima dell'esibizione, ha condotto il pubblico a scoprire la forza e la bellezza di quell'opera di Schumann che ha toccato vertici mai più raggiunti dall'autore, nella quale il ritmo è scandito dal pianoforte che si intreccia con la magia degli archi. Anche per il Trio calorosi gli applausi del pubblico.

Domenica altro appuntamento con "Note d'Orchestra" e l'esibizione dello "Stauffer String Ensemble" (violini, viole, violoncelli e contrabbasso) diretto da John Axelrod

servizio fotografico di Gianpaolo Guarneri (Fotostudio B12)


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commenti


Anna L. Maramotti Politi

7 luglio 2024 07:21

Quando Cremona e le sue istituzioni si renderanno conto di cosa sia la Stauffer comprenderanno che la Città può vantarsi di avere une delle isituzioni uniche al mondo e diverrà consapevole come a partire dalla liuteria la musica abbia preso dimora qui da noi. Gli eventi musicali sono importantissimi, ma è doveroso rendersi conto della straordinaria offerta formativa che la Stauffer offre.
Speriamo che la nuova Amministrazione non sia cieca; mi scuso: sorda