Anche la discoteca XO di Oscasale nel nuovo singolo di Max Pezzali. Il locale cremonese chiuso nel 2007 torna a vivere con immagini storiche nel brano "Discoteche Abbandonate"
Torna a “vivere”, anche se solo per una immagine, la vecchia, gloriosa discoteca XO di Oscasale di Cappella Cantone, luogo che per anni ha assicurato notti di divertimento a tantissimi giovani cremonesi, lodigiani e non solo. Infatti è uscito, proprio in questi giorni, il singolo del cantatore Max Pezzali, dal titolo <Discoteche abbandonate>, dal 15 aprile in radio e su YouTube e dal 26 aprile in digitale e su cd, che anticipa il tour negli stadi (Max forever - Hits only), con già più di 300 mila biglietti venduti. Scritto con Jacopo Ettore e Michele Canova, il brano intende rievocare l'epoca d'oro delle discoteche (tra gli anni Ottanta e inizio Duemila). Nel video ufficiale del nuovo singolo del cantautore lombardo, visibile su Youtube, ci sono anche le immagini dell’XO, lo storico locale di Cappella Cantone che, da pochi anni, è stato demolito per lasciare spazio ad un’altra attività. Della grande discoteca, aperta nel 1972 e chiusa definitivamente nel 2007, che in precedenza si era chiamata Bibendum e Diedron, non è rimasto nulla, se non il ricordo, e le immagini appunto che portano avanti il ricordo di una autentica cattedrale del divertimento. Max Pezzali ha scelto anche questo luogo, accompagnato dalla scritta “La punta dell’iceberg” (e da una breve sintesi), per il suo nuovo brano, scritto con Jacopo Ettore e Michele Canova, che vuole celebrare l’epoca d’oro delle discoteche tra gli anni 80 e i 2000. “Si pensava che le discoteche fossero la causa di ogni degrado, le hanno chiuse ma il degrado è rimasto, sono state il capro espiatorio, ma evidentemente il punto non era lì. Anzi, arrivo a dire che le discoteche hanno avuto meriti culturali pazzeschi”, ha detto lo stesso Max Pezzali durante la conferenza stampa di presentazione del brano. Alle origini di <Discoteche abbandonate> c'è il libro “Disco Mute: le discoteche abbandonate d’Italia” dell’associazione Ascosi Lasciti (di fatto ispiratori del progetto come lo stesso Pezzali ha confermato), che racconta le discoteche che hanno fatto epoca. Ma c'è anche il Max Pezzali ragazzo, che faceva trecento chilometri per andare a ballare, e che oggi guarda con malinconia a quei locali abbandonati e vandalizzati, o trasformati in altro. E poco importa se, per via del dress code, sette volte su dieci Pezzali in quelle discoteche non riuscisse ad entrarci. Lui, semplicemente arrivandoci, si sentiva parte di qualcosa di più grande. Di una generazione che la musica la amava, e continua ad amarla. Poi, la gente ha cominciato a non sopportare più il rumore, le discoteche sono diventate il capro espiatorio per i giovani allo sbando, e sono state chiuse. Eppure, spiega l'ex 883, hanno avuto meriti culturali pazzeschi.
"Io ero il più provinciale dei provinciali e in questi luoghi ho sentito canzoni che mi hanno formato, qui ho visto per la prima volta la diversità", ha raccontato all'Ansa. E prova a raccontarlo ora, questa volta in musica, nel singolo Discoteche abbandonate. Nel video compaiono anche le immagini del “Mondo Blu” di Busseto, del Majorca di Codogno e di altri locali che, per molti anni, sono stati al centro del divertimento, della trasgressione, delle notti di tanti cremonesi e non solo. Come lo sono state altre discoteche cremonesi, dalla Centrale del Latte al Coloniale al Nuvolari. Luoghi ormai della memoria, di un tempo che si è chiuso ma che hanno dato vita ad un'epopea e, a modo loro, hanno fatto la storia della nostre terre, e della nostra gente.
Eremita del Po,
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