20 febbraio 2022

Armadietti per fibre e contatori ovunque. Guardate piazza Lodi. Impossibile fotografare palazzo Zaccaria o il monumento a Monteverdi

Una nuova segnalazione dei lettori sul poco rispetto agli ambienti culturali cittadini nel collocare armadietti per fibre, scatole di controllo della rete, pubblicità e altro. Le fotografie mostrano lo stato di piazza Lodi. Volendo fotografare lo splendido palazzo Zaccaria e il monumento a Monteverdi realizzato da Ercole Priori e collocato al centro della piazza, ecco quel che si vede. Un insieme vario di armadietti di varie dimensioni, scatoloni in cemento e persino una vecchia postazione telefonica probabilmente non più funzionante. Il disordine sulla piazza è accresciuto dai tabelloni pubblicitari a più facce collocati dal comune. Eppure piazza Lodi è un'altra occasione mancata che, come dice il professor Taglietti "conserva una vetustità signorile, dominata com'è dal palazzo dei marchesi Lodi, poi Zaccaria, con sullo sfondo la caratteristica casa Cicognini-Fieschi, ornata sopra la fronte da statue, ingentiulita, la piazza dai vetusti tigli che emanano un profumo intenso a primavera". Con quell'intrusione infelice, fotografare il Palazzo Lodi-Mora poi del marchese Zaccaria e quindi di proprietà Arvedi, è impossibile. Dunque dopo i guai in piazza Sant'Abbondio (con una rimozione immediata dell'armadietto dopo la nostra denuncia nel marzo dello scorso anno) e quelli evidenti di piazza Cittanova-Sant'Agata (anche in questo caso armadietti, contatori, macchinette distributrici di ticket per il parcheggio, ricarica auto elettriche, telecamera e una illuminazione discutibile), quelli del vicolo di fianco al Battistero (finalmente rimossi dopo le proteste) ecco piazza Lodi. Abbiamo chiesto in Comune ragguagli ma pare che riuscire a far rimuovere gli armadietti sia un'impresa titanica. Ci sta provando anche la Sovrintendenza finora con scarsi risultati.

Nelle foto a scorrimento il proliferare di armadietti in piazza Lodi e la situazione (irrisolta) di piazza Cittanova


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Roberto Ragazzoni

21 febbraio 2022 10:37

Forse non abbiamo ancora capito che a Cremona non vi è controllo alcuno.
Qualsiasi iniziativa intrapresa è soggetta a casualità o convenienza.

Questo mettilo lì, questo mettilo là.

Il progetto è altra cosa e vale per arredo urbano, sia esso tecnico (armadietti ecc..) o funzionale ( piste ciclabili ecc..).

SI improvvisa alla grande perchè mancano responsabili e professionisti.

Tognazzi ce la faceva alla grande a improvvisare perchè era un professionista.

La supercazzola a cui invece assistiamo è di basso livello.

michele de crecchio

23 febbraio 2022 00:24

Mi permetto di sostenere che la gestione di quello che si chiama "arredo urbano" non è stata così sciatta come purtroppo si manifesta in questi ultimi anni. A mio personale parere l'attuale grave degrado è da attribuirsi in pari misura sia ai responsabili tecnici del decoro urbano, sia ai politici che dovrebbero stimolarli ad impegnarsi decisamente di più. In fin dei conti si tratta di problemi relativamente semplici da risolvere, se solo si disponesse di un briciolo di buon gusto e di un altrettanto briciolo di attenzione e di buona volontà.