Autosilo di piazza Marconi, tra mercato e shopping la mattina è il caos: auto in doppia fila, concerto di clacson, smog e nessun vigile a presidiare
Un concerto con esecuzione ad libitum di clacson, la netta percezione di imprecazioni che tuonano nelle bolla degli abitacoli chiusi, auto in doppia fila e auto in sosta selvaggia a rendere ancora più difficile il transito sull’angolo con via Tibaldi. E ancora, la coda di auto che si allunga da via Monteverdi, con il primo tratto chiuso a causa del mercato settimanale, i gas di scarico che si fondono con la nebbia mattutina in un abbraccio chimico tanto suggestivo quanto ammorbante che ricorda la Londra di Dickens. Senza alcuna poesia, però.
Lo spettacolo offerto questa mattina da piazza Marconi era sostanzialmente questo. La copia esatta di quello che accade regolarmente il mercoledì e il sabato, giorni di mercato, rafforzato però dall’incremento di afflusso verso il centro dovuto alle festività e allo shopping. Nessun agente della polizia a presidiare la zona e a incanalare o quantomeno a cercare di governare il flusso veicolare in ingresso e in uscita dall’autosilo.
E’ una situazione già descritta in passato da Cremona Sera (qui l’articolo), ma non è mai stato fatto niente per cercare di ridurre il disagio, con l’esito che piazza Marconi, in giornate come questa, diventa un caos con pesante impatto anche sulla qualità dell'aria (su cui stendiamo qui un velo pietoso). L’ingresso dell’autosilo, che ha aperto ormai dieci anni fa, collocato giusto appena dopo l’angolo con via Tibaldi, rappresenta evidentemente un problema. Le vie che costeggiano la piazza sono strette e anche l’uscita dal parcheggio, collocata lungo il lato dei portici del Consorzio Agrario, non fa che aumentare i disagi, intersecandosi con le auto in arrivo da via Monteverdi.
Diventa così inevitabile il formarsi di code che costringono chi non deve parcheggiare nell’autosilo a fermarsi in attesa che qualche auto esca liberando un posto o a mettersi in doppia fila e affrontare l’angolo con via Tibaldi per proseguire oltre. In alcuni casi, complice l'esasperazione, l'automobilista di turno procede dritto per via Tibaldi lasciandosi alle spalle il problema e le norme sulla viabilità, dal momento che via in Tibaldi l'accesso è consentito ai residenti.
A rendere il tutto più complicato è il fatto che su questo lato della piazza, accanto all'imbocco con via Tibaldi, sono in molti a posteggiare a ridosso del marciapiede, in zona vietata alla sosta. Risultato: la manovra di sorpasso in curva è ancora più difficile e pericolosa. E di vigili a far defluire il traffico o a impedire la sosta vietata non se ne vedono.
Le foto che pubblichiamo in alto, a scorrimento, sono emblematiche. In quest’area del centro occorre intervenire e modificare la viabilità. Perché se è vero che il problema si accentua in queste settimane prefestive, è altrettanto vero che permane tutto l’anno in corrispondenza con i giorni di mercato.
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