Autovelox trappola sul ponte Giuseppe Verdi di San Daniele Po, limite di 30 km/h per chi viene da Cremona e di 50 da Parma
Due diversi limiti di velocità sullo stesso tratto di strada? E’ quello che si stanno chiedendo, da un po’ di tempo per altro, parecchi automobilisti e camionisti che quotidianamente percorrono quel grande “malato” che è il ponte sul Po “Giuseppe Verdi” che collega le province di Cremona e di Parma nel tratto compreso tra San Daniele Po e Roccabianca. Proprio all’altezza dell’autovelox fisso (piazzato da tempo dalla Provincia di Cremona) emerge che, per chi proviene dal cremonese, il limite massimo di velocità consentito è quello dei 30 km/h. Peccato che sullo stesso tratto stradale, per chi proviene dalla direzione opposta, il limite è invece di 50 km/h. Limiti diversi, quindi, sul medesimo tratto stradale ma, semplicemente, su due corsie diverse? Perché? E’ un perché che si chiedono, legittimamente, molti utenti della strada che, a questo punto, si chiedono anche quanto possano essere legittime le sanzioni rifilate.
Da ricordare che soltanto tra il 2019 ed il 2020, con questo autovelox, la polizia provinciale di Cremona aveva rifilato sanzioni per circa 2milioni e 400mila euro. Il primo autovelox, ad aprile 2020, con un gesto sconsiderato ed inqualificabile era anche stato tranciato (probabilmente con l’uso di un flessibile) e gettato nella golena sottostante. Probabilmente qualcuno, approfittando del lockdown, si era avventurato nottetempo sul viadotto compiendo questa azione del tutto deprecabile e a dir poco incivile. Il velox era poi stato sostituito con uno nuovo, che è lo stesso in funzione oggi. Ma, appunto, con limiti differenti tra una corsia e l’altra. Da qui i dubbi e le richieste di chiarimento alle autorità preposte da parte di tanti cittadini. Richieste legittime che facciamo anche nostre. Come facciamo nostro anche un altro appello, affinchè siano aumentati i controlli sull’una e sull’altra parte del ponte, e lungo il viadotto stesso, dove purtroppo non mancano coloro che sfrecciano a velocità sconsiderate, o si avventurano in sorpassi (che su tutto il ponte sono vietati) come non mancano i mezzi pesanti che non rispettano le limitazioni di peso previste. Tutto questo a scapito della sicurezza dei lavoratori che sono impegnati nella sistemazione del ponte e degli utenti della strada stessi.
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