Bollette bollenti: arrivano le prime stangate anche per il teleriscaldamento con rincari oltre il 60%. Proteste degli utenti
“Oggi abbiamo ricevuto la fattura di novembre del teleriscaldamento. Rispetto al mese di settembre, quando il Kwh era stato addebitato a 0,072 euro, è schizzato a 0,1182, con un aumento di oltre il 60%”.
Le foto che pubblichiamo in alto confermano la segnalazione del lettore e, al tempo stesso, i timori che da tempo tengono banco circa i rincari su luce e gas a carico dei cittadini. Il caso che documentiamo fa riferimento a un residente di Cremona, allacciato al teleriscaldamento erogato grazie all’inceneritore, che non fa dunque eccezione rispetto ai previsti rincari.
Ma c’è di più: il concittadino ha contattato Linea Green (che fino a marzo comparirà ancora sulle bollette per poi cedere definitivamente il passo ad A2A) e ha appreso dalla società che le prossime bollette, con ogni probabilità, saranno ancora più salate.
Il che fa il paio con le previsioni che da tempo si registrano a proposito dei luce e gas. “A partire dal primo gennaio - scrive ad esempio l’AGI - l'aumento per la famiglia tipo in tutela sarà del +55% per la bolletta dell'elettricità e del +41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022. Lo rende noto l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente; ndr). I nuovi straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell'energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) e dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta dell'elettricità e del 59,2% di quella del gas, prosegue Arera”.
A quanto si apprende dalle prime segnalazioni - oltre a quella del lettore che ci ha inviato le foto delle bollette ne sono arrivate altre analoghe - anche per il teleriscaldamento sono dunque in arrivo stangate.
Il sistema di teleriscaldamento di Cremona, come si può leggere sul sito di linea Green, “è stato uno dei primi impianti per la produzione e la distribuzione di calore. Partiti i primi lavori negli anni ’80, la rete ha già raggiunto oggi una lunghezza complessiva di 59 km di doppio tubo, e serve più di 600 edifici fra pubblici e privati (che corrispondono a più di 57.620 abitanti equivalenti)”.
Questi i numeri della rete di Cremona:
- Abitanti equivalenti serviti (nr.): 57.620
- Utenze allacciate (nr.): 641
- Lunghezza rete (km): 59
- Volumetria allacciata (mc): 5.762.000
- Potenza Termica: massima fornita (MWh): 162.592
- Energia Elettrica immessa in rete (MWh): 49.471
- tonn/CO2 risparmiate: 18.718
“L’idea fondamentale che sostiene un moderno sistema di teleriscaldamento - annota ancora Linea Green - è “riciclare il calore di surplus” rilasciato dai processi produttivi e in questa direzione si è evoluta la produzione a Cremona che avviene utilizzando le sinergie offerte dal territorio, fra le quali: il termovalorizzatore dei rifiuti, un impianto a ciclo combinato (turbina a gas e vapore) cogenerativo (produzione di EE e calore) alimentato a gas metano e dal 2013 un impianto alimentato a biomasse legnose”.
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