Bombe in Ucraina. Impennata di gas e benzina, prezzi fuori controllo. E il pensiero va all'austerity del dicembre 1973 causata dalla guerra in Medio Oriente
Non si sono fatte attendere le conseguenze economiche del conflitto innescato dalla Russia. I listini della Ue sono immediatamente crollati, mentre il petrolio è salito oltre i 100 dollari e il prezzo del gas ha letteralmente preso il volo. Alle drammatiche conseguenze sul piano umanitario, si aggiungono dunque anche quelle economiche. Le ripercussioni più forti, come riporta Repubblica, "si sentono subito sul comparto delle materie prime. Il petrolio, in primo luogo: il Brent innesca una corsa inarrestabile e una volta infranta al rialzo la soglia dei 100 dollari al barile, si spinge fin sopra quota 105 dollari ai massimi dal 2014". Balzo in su anche per il gas: "al TTF - il punto olandese - il prezzo cresce del 60% a 143 euro al MWh, ai massimi della seduta, anche se resta lontano dal picco di 166 euro della chiusura del 21 dicembre scorso".
Tutto riporta la mente a parecchi anni fa. La foto che pubblichiamo in alto, di Giuseppe Muchetti, è del dicembre 1973. Era il tempo dell'austerity. Cinquant'anni fa i nostri approvvigionamenti arrivavano dal medio Oriente. Causa la guerra arabo-israeliana, il canale di Suez era chiuso al traffico delle petroliere che erano csotrette a circumnavigare l'Africa appesantendo così i costi del petrolio. Dal 2 dicembre di quell'anno il governo italiano aveva imposto il divieto assoluto di utilizzo dei mezzi privati nei giorni festivi, lo spegnimento delle insegne dopo le 22, il termine delle trasmissioni televisive alle 23 con l'anticipazione del Tg1dalle 0,30 alle 20, orario che poi ha conservato. Anche a Cremona ci si organizzò per far fronte al divieto dell'uso delle auto, ricorrendo alle bicilette e persino alle carrozze trainate dai cavalli o ai carri agricoli che presero a circolare in città più per divertimento che per reale necessità. Per gli spostamenti si usavano solo i mezzi pubblici, all'epoca a Cremona filobus elettrici. Previste multe fino a un milione di lire per chi violava il divieto di circolazione.
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