Claudio Monteverdi tra musica e cinema. Il compositore cremonese nelle pellicole del piccolo e del grande schermo
Quella stupenda relazione tra Claudio Monteverdi e il cinema. Il rivoluzionario compositore cremonese ha accompagnato, con le sue musiche, svariate produzioni cinematografiche fin da quasi gli esordi del cinema “parlato”. Le sue arie o le sue opere sono state inserite in film, film per la tv o musical fin dal 1936, in alcuni casi con versione originali, grazie a registrazioni di orchestre già attive nel mondo della musica antica, in altre pellicole tramite performance appositamente incise per il cinema. Ma questa stupenda relazione tra la celluloide e Monteverdi parte molto più lontano dai “semplici” brani utilizzati come semplice accompagnamento musicale, alle opere uscite dalla penna dell'autore cremonese sono state dedicati film e opere televisive complete, l'Orfeo, l'incoronazione di Poppea e il Ritorno di Ulisse in patria hanno visto confrontarsi registi, autori ed attori alla ricerca della migliore trasposizione su pellicola delle opere monteverdiane. La prima collaborazione tra Monteverdi e la cinepresa è molto fortunata, arriva nel 1936 con il film Avorio Nero, film vincitore di ben 4 Oscar tra cui quello come miglior colonna sonora nella quale viene inserita l'aria “Lasciate i monti” dell'opera l'Orfeo. Da quel momento diventano quasi 70 le opere o le citazioni di scritti monteverdiani nel cinema, alcune “minori” in quanto semplici narrazioni storiche della vita del compositore o arie all'interno di una colonna sonora, altre vere e proprie produzioni dedicate in toto a Monteverdi che hanno visto come protagonista artisti del calibro di Julie Andrews cimentarsi sulle note del maestro. Il rapporto tra le musiche di Claudio Monteverdi e il cinema è molto ampio, da “Il ballo delle ingrate” ai “Vespri della Beata Vergine” o ai “Mottetti” o alle opere del pre-melodramma traspare che l'enorme produzione musicale del cremonese offre svariati spunti ai registi; ovviamente il tema dominante dal rapporto Monteverdi-cinema rimane l'amore e le relazioni umane, ma tra le sue musiche e le immagini si può scoprire una vastità di emozioni notevole. In una chiave moderna a Monteverdi è stato dedicato nel 2007 la serie tv “The full Monteverdi”, opera dove si descrive la di vita affettiva di 6 coppie seguendo gli spartiti del “Quarto libro dei madrigali”. Nel 2016 tocca a Salma Hayek e Vincent Cassel recitare ne “Il racconto dei racconti” inserendo nella colonna sonora la stupenda e struggente aria “Sì dolce è il tormento”, anche se in questo caso il successo – almeno al botteghino – non è si visto per il film. Se è vero che la musica nei film serve per raccontare ciò che non viene narrato dalle immagini per Claudio Monteverdi diventano fondamentali le parole di Robert Bresson, il regista e sceneggiatore di “Mouchette” nel 1967, considerata opera miliare del cinema francese. Bresson è considerato tra i più grandi registi del dopoguerra, nei sui film amava interporre nei dialoghi frasi tratte dalle partiture di Mozart o Monteverdi, come tributo al genio che ha saputo trasformare la storia della musica.
Qui il link al trailer di The Full Monteverdi: https://www.imdb.com/video/vi2635923993/?playlistId=tt1132154&ref_=tt_ov_vi
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