21 marzo 2025

Coldiretti nella "Giornata delle foreste": i boschi coprono il 26% della Lombardia. Sono una risorsa da tutelare e gestire con cura

Il 26% della superficie lombarda è coperta da foreste che nel giro di un secolo sono aumentate del 45%: un patrimonio che va tutelato e gestito con cura rispetto al rischio abbandono e agli effetti dai cambiamenti climatici. È quanto afferma Coldiretti Lombardia, sulla base dei dati Ersaf e regionali, in occasione della Giornata internazionale delle Foreste, istituita dall’Onu che si celebra il 21 marzo. 

"I boschi – afferma Coldiretti Lombardia – rappresentano una risorsa in termini naturalistici e ambientali oltre che economici, dalle attività tradizionali come la ricerca di funghi e tartufi all’ecoturismo fino alla filiera del legno, ma se non adeguatamente curati si rivelano molto vulnerabili, esposti al degrado, al rischio incendi e agli eventi meteo estremi, dalla siccità alle alluvioni". Ma a minacciare i boschi sono anche la diffusione di insetti e parassiti, come ad esempio il bostrico tipografo dell’abete rosso. 

"Per salvaguardare le foreste – continua Coldiretti Lombardia –, è fondamentale avviare progetti di gestione responsabile del territorio montano e delle risorse forestali, migliorare i servizi ecosistemici offerti e promuovere le filiere foresta-legno e foresta-energia, sostenendo il lavoro dei boscaioli e delle aziende agricole forestali che si occupano della gestione sostenibile degli alberi e della prima lavorazione del legname".

 La corretta gestione e il lavoro di pulizia dei boschi sono determinanti per l’ambiente e la sicurezza della popolazione, in particolare sul fronte della tenuta idrogeologica, ma i benefici per il territorio e la salute dei cittadini possono arrivare anche rafforzando la presenza degli alberi nelle città, con un effetto importante per la riduzione dell’inquinamento e per l’abbassamento delle temperature, come evidenziato dalla Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti.


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commenti


Manuel

22 marzo 2025 06:18

Vediamo di integrare un po’ il racconto di Coldiretti.
La Lombardia dichiara 10000000 milioni di abitanti (2020), su di un territorio di 23864kmq, per una densità di 420 ab./kmq; la Lombardia esibisce una copertura del suolo (strade, palazzi, capannoni, etc.) del 12,2% (primissima in Italia); sulla conformazione orografica la regione Lombardia spicca un 53% di montagna-collina ed un 47% di pianura: il 26% di copertura forestale, raddoppiato nell’arco di cent’anni, si dimensiona per circa la metà la parte rialzata la regione e circa un quarto l’intero territorio; col 26% di copertura forestale, la regione Lombardia si piazza al quartultimo posto in Italia: prima la Liguria col 73%; la posizione deficitaria la nostra regione, nel panorama nazionale, va presa con prudenza poiché trattasi (trattavasi?) del motore economico il Paese e di conseguenza l’ambiente ne viene automaticamente penalizzato. Di certo qualcosa bisogna fare, pur ammettendo l’importanza strategico/economico/sociale la regione Lombardia. Dai dati enunciati, si constata il gap forestale regionale che già interessa i rilievi, figuriamoci la parte pianeggiante com’è messa...
In conclusione: aumentare e difendere la copertura in ambito montano/collinare, ma specialmente rivolgersi alla parte piana la regione, con l’inevitabile interessamento verso il rimboschimento golenale ed una fitta collocazione di filari ed arbusti ai margini i coltivi. Bene lo sfruttamento autoctono la biomassa legnosa, ma preservare ampie plaghe di foresta matura (climax), poiché il bosco ceduo non favorisce altrettanto la copertura duratura, la biodiversità ed il sequestro gli inquinanti.
La natura se l’è cavata bene per milioni di anni e non ha bisogno di interventi per continuare, piuttosto quel che si propone è a tutela dell’uomo o di eventuali possibili suoi disastri.