28 maggio 2025

Consegnate le borse di studio in memoria di Carlo Sante Gardani al Polo Romani di Casalmaggiore

E’ stata consegnata nella mattinata di martedì al Polo Romani la borsa di studio in memoria di Carlo Sante Gardani, istituita dalla famiglia e dalla lista civica Il Listone, che lo stesso Gardani aveva fondato nel 2008. Si tratta del terzo anno per questa borsa di studio, che ha visto quattro vincitori. Al primo posto Elena Galli con 66 punti (su 75 totali), al secondo Martina Miceli con 64 punti, al terzo ex-aequo Giorgia Anselmi e Filippo Cantini con 62 punti.

“Quest’anno si è deciso di cambiare la traccia della prova rispetto agli altri due anni – hanno spiegato Daniela Romoli, dirigente scolastica del Romani, e Giovanni Gardani, figlio di Carlo Sante – in quanto abbiamo chiesto agli studenti di immaginare un progetto per il proprio comune che potesse migliorare e magari risolvere una determinata criticità. In buona sostanza è stato chiesto ai giovani del Romani di agire con concretezza sulla realtà in cui vivono, provando a suggerire anche al mondo politico un progetto realizzabile, e non iperbolico, per il futuro”.

Non escludiamo – ha detto Giovanni Gardani – di portare alcuni di questi progetti alle amministrazioni, sperando che non rimangano solo su carta. E’ chiaro che non si potrà realizzare tutto, ma ci sono spunti molto interessanti”.

La borsa di studio ha visto l’assegnazione di 500 euro per il primo premio, 300 per il secondo e 200 a testa per i due terzi posti. A premiare, oltre a Romoli e Giovanni Gardani, anche Nadia Archenti e Carolina Gardani, rispettivamente moglie e sorella di Carlo. Presenti anche alcuni amici di Carlo Sante, sostenitori del Listone come Barbara Ghezzi, Enrica Campanini, Patrizia Sartori, Pierluigi Ghezzi e Alberto Bernini, oltre a tutti gli studenti che hanno preso parte alla borsa di studio, anche coloro che non hanno vinto. A valutare le prove la dirigente Daniela Romoli e i due figli di Carlo Sante, Giovanni e Francesco.

Il grazie va a tutti voi – è stato detto – perché valutare non è mai facile, ma al di là di chi ha conquistato la borsa di studio, ci sono belle idee e soprattutto c’è la volontà di mettersi in gioco da parte vostra, dato che la partecipazione alla borsa di studio non era obbligatoria ma volontaria”.

In chiosa un commosso Giuseppe Boles ha voluto ricordare Carlo Sante Gardani: “Per ragioni anagrafiche non avete avuto l’opportunità di conoscere Carlo – ha detto -. Io sì e sono stato fortunato: ho avuto tanti professori ma pochi maestri. Carlo Sante è stato un maestro: mi ha fatto conoscere il mondo della politica, del civismo e del volontariato. E mi ha cambiato. Se qualcosa di buono ho fatto anche per il paese, lo devo a lui”.


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