26 novembre 2025

Corso Garibaldi, i commercianti storici non mollano: "I nostri negozi sono punti di riferimento. Lavoriamo bene, ma chiediamo più attenzione verso il Corso, per renderlo più attrattivo e vivace"

Attività storiche che non si rassegnano alla progressiva desertificazione: stiamo parlando dei negozi di Corso Garibaldi, l'eccellenza del commercio cittadino. Negozi, boutiques, concept stores che non hanno mai sentito il peso del tempo e che ancora oggi lavorano senza grossi problemi, pur nella consapevolezza che tutt'intorno la società è cambiata, non sempre in meglio e che spesso il potere di acquisto tende verso il basso. 

"Ma noi abbiamo una storia e una clientela affezionata che ci conosce e viene da noi" fanno eco i titolari di questi negozi, che però segnalano un certo malcontento verso la poca attenzione riservata a questa via, una delle principali di accesso al cuore del centro, che già nel medioevo era la via Principalis ma che oggi appare sempre vuota e poco frequentata, anche nel tratto pedonale da via Palestro fino a palazzo Trecchi. Oggi questi commercianti non si rassegnano a vedere la via sempre più vuota e, confidando sulla propria storia, si stanno organizzando per unire le forze e ridare slancio alle proprie attività, che ormai sono diventate parte intergrante della loro storia di vita e di famiglia.

A differenza di corso Campi infatti, dove c'è un certo turn over di negozi in franchising o catene internazionali che arrivano, restano due o tre anni, chiudono e magari vengono sostituite da altri negozi con la stessa dinamica, corso Garibaldi vanta un grandissimo numero di attività storiche, negozi che per generazioni hanno portato avanti l'esercizio, magari evolvendo o differenziandosi, ma restando punti di riferimento per i clienti, così come i volti di chi ogni giorno li accoglie dietro il bancone. Eppure anche qui le vetrine spente e le serrande abbassate ormai non si contano più.

Si è parlato in più riprese della desertificazione di questa zona, che vive momenti di vitalità in occasione dei grandi eventi e delle manifestazioni, ma che poi nel quotidiano non riesce a catturare grande interesse: "Noi, che abbiamo da anni i negozi in questa zona, lavoriamo e vendiamo bene perchè i nostri clienti sanno di trovare un punto di riferimento da noi - commenta Giulia, del negozio Nicholas - questo corso però manca di attrattiva verso le nuove attività. Così Corso Garibaldi, inteso come strada pedonale, langue. Anche perchè arriviamo da anni di cantieri, non ancora conclusi. Eppure basterebbe poco per creare un po' di attrattiva".

E anche ora, in periodo pre natalizio, servirebbe -secondo i commercianti- un po' più di attenzione: ci sono sì le luminarie posizionate dal Comune, ma poi si ferma tutto lì. "Eppure ci dovrebbero essere fioriere e altra attrezzatura inutilizzata nei magazzini comunali. Iniziando già con quella, si potrebbe migliorare l'aspetto della strada e rendere il corso più accogliente, senza dover spendere altri soldi. Ora che arriva il Natale, per esempio si potrebbe pensare di far passare il trenino come per la Festa del Torrone, magari nei weekend per far conoscere meglio il centro e la città, per esempio. O perchè non posizionare degli alberi di Natale, oltre che in piazza del Comune, anche sui corsi? Rendendoli vivi ed attrattivi" commenta un'altra commerciante.

Ed a proposito di alberi e di verde, torna il tema del progetto di abbellimento di corso Garibaldi, declinato nella proposta dell'assessore al Commercio Luca Zanacchi di un rinnovato arredo urbano con alberi, panchine e zone che invoglino al passaggio pedonale sia nei mesi invernali che nelle giornate estive assolate. Di questo progetto, che prendeva ad esempio le proposte di alcune città limitrofe, non si è più saputo nulla ed i commercianti non hanno ricevuto alcuna indicazione sulle tempistiche di realizzazione. 

Tutto tace, insomma, mentre i commercianti storici proseguono giorno dopo giorno nel loro lavoro, aprendo i loro negozi e cercando di rendere migliori le vetrine ed il servizio per i clienti. "A volte abbiamo l'impressione che ci vengano messi i bastoni tra le ruote, questo angolo di città sembra dimenticato, fuori dall'interesse di chi dovrebbe prendersene cura. Non abbiamo risposte sul verde, per esempio. Passano i mesi e novembre ormai è concluso, ma del nuovo progetto non c'è traccia. Eppure basterebbe poco per rendere attrattivo questo corso" insiste Claudia del negozio concept store Moschetti, che ha iniziato la sua attività come cartoleria nel lontano 1860 evolvendosi poi secondo le nuove esigenze dei clienti nel corso dei decenni.

Insomma, se da un lato le difficoltà quotidiane non mancano, insieme alla sensazione di essere finiti nel dimenticatoio, dall'altra parte le botteghe ed i negozi storici non mollano, anzi rilanciano rimboccandosi le maniche, inventandosi nuovi modi di parlare ai propri clienti e di richiamare attenzione sui propri negozi e su corso Garibaldi che, in occasioni di grandi eventi o dei Giovedì d'Estate per esempio, torna vivo e vitale. 

Si era provato anche con le famose (o famigerate?) onde blu, che non furono propriamente un successo: "Non erano belle nè utili, ma se ne parlò talmente tanto che si creò un certo movimento di gente che veniva a vederle" conclude Claudia, sorridendo tra l'ironico e l'amaro. "Scherzi a parte, basterebbe poco, a partire da un po' più di attenzione e di affetto". 

 

 

Michela Garatti


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commenti


Elisabetta

26 novembre 2025 13:04

Buongiorno...io ho vissuto Cremona nei bei anni 70/80 ecc..tempi d'oro .!..Proporrei modello"Tipo " Fidenza Village".....partendo naturalmente dalla galleria .....corso campi e corso garibaldi....

Chicca

26 novembre 2025 14:57

Brava Elisabetta condivido il tuo suggerimento 👏👏