Cremona celebra i 500 anni dalla morte di Boccaccio Boccaccino: l'11 settembre in Cattedrale uno spettacolo firmato CrArT e Aksak Project
Cremona torna a celebrare l’arte e la storia con un evento speciale: giovedì 11 settembre alle ore 21, nel Duomo di Cremona, andrà in scena “Boccaccinus Facit. Un pittore di frontiera(e)”, spettacolo ideato per ricordare i 500 anni dalla morte del Boccaccio.
L’iniziativa, patrocinata dalla Diocesi di Cremona e sostenuta da C2 Corporale, Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona Onlus e Fondazione Banca Popolare di Cremona, si inserisce in un percorso ormai consolidato. È infatti il terzo appuntamento del format: il primo nel 2019 dedicato a Gherardo da Cremona, il secondo nel 2022 al Romanino.
Boccaccio Boccaccino ha lasciato un segno indelebile proprio nella Cattedrale di Cremona, dove a partire dal 1506 fu chiamato a decorare la navata centrale con un grande ciclo di affreschi. Il pittore, formatosi tra Ferrara e Venezia, portò in città una sensibilità nuova: colori luminosi, figure dolci e armoniose, un racconto pittorico capace di coniugare la lezione veneta con l’intensità padana. Nei suoi affreschi, dedicati alle storie della Vergine e di Cristo, si coglie quell’equilibrio narrativo che lo ha reso uno dei protagonisti della pittura del primo Cinquecento. Questi incredibili affreschi, assieme alle opere del Romanino e del Pordenone, possono essere considerati il più significatico tesoro pittorico della Cattedrale.
A guidare il pubblico attraverso le vicende e le sfumature di Boccaccino sarà Tommaso Giorgi, che presenterà i risultati delle sue ricerche con il supporto di proiezioni dedicate ai dettagli pittorici. La narrazione verrà arricchita da momenti musicali originali eseguiti dall’Aksak Project Quartet (Achille Meazzi, Eduardo Amedeo Meazzi, Eliana Piazzi, Nicola Mantovani), creando un dialogo costante tra parola e suono.
Achille Meazzi ricorda come “la figura di Boccaccio sia complessa, tanto che lo stesso Vasari ne criticò aspramente il carattere”, sottolineando la necessità di uno sguardo attento e sfaccettato sull’artista.
Lo spettacolo, prodotto da CrArT e Aksak Project, conferma Cremona come laboratorio vivo di cultura, in cui ricerca storica e sperimentazione artistica si intrecciano per offrire al pubblico nuove chiavi di lettura del patrimonio locale.
Le celebrazioni non si fermano qui: nel mese di ottobre, al Museo Diocesano di Cremona, sarà inaugurata una mostra interamente dedicata a Boccaccino, occasione preziosa per approfondire ulteriormente l’eredità di un pittore che ha segnato la storia dell’arte rinascimentale.
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