Cremona potrebbe fare meglio: collegamenti e alloggi non incentivano gli studenti e i turisti che scelgono la nostra città. L'intervista a Silvia Chiesa, docente al conservatorio Monteverdi
"Una città così bella come Cremona, città della musica, perchè viene dimenticata dai servizi e collegamenti ferroviari? E perchè non si riesce a fare qualcosa per salvarla dall'isolamento?". E' un amaro sfogo sulla sua pagina Instagram quello di Silvia Chiesa, violoncellista di fama internazionale e docente di violoncello e musica da camera al Conservatorio Monteverdi, che alcuni giorni fa ha postato una bellissima foto del Duomo di Cremona con questa frase che ha il sapore di una sconfitta per la nostra città.
"Da 18 anni vengo a Cremona per lavoro e devo dire che ho sempre fatto una grande fatica con i collegamenti" ci spiega Silvia, "Io sono abituata a viaggiare in tutto il mondo e posso dire che, a fronte di una città che ha un potenziale enorme per le diverse situazioni culturali che presenta, dal Conservatorio al Museo del Violino, dalle due università al teatro, a Cremona mancano i collegamenti diretti che permettano agli studenti ed ai turisti di raggiungerla comodamente. L'ho già fatto presente ai diversi sindaci, ma finora non è cambiato nulla".
Un vero peccato dunque per una città che potrebbe essere un punto di riferimento per il turismo di qualità, per chi vuole andare alla scoperta di luoghi suggestivi e carichi di una ricca storia; ma anche per tutti quegli studenti che scelgono Cremona per le sue scuole di musica e università, ragazzi che trovano difficoltà nel fare i pendolari a causa dei collegamenti mancanti, ma anche difficoltà nel trovare un alloggio a prezzi accettabili in città.
"Parlo per la mia esperienza personale di docente al conservatorio. I miei studenti mi seguono da diverse regioni, soprattutto dalla Toscana: ad oggi manca un collegamento diretto per esempio da e per Bologna. Servono più di 3 ore in treno per percorrere circa 150 chilometri e questo ovviamente è devastante in termini di tempo che si perde e di orari di partenza ed arrivo. Io infatti mi muovo ormai solo in macchina per arrivare a Cremona" prosegue Chiesa "Vede, di solito gli studenti seguono i corsi dei docenti di forte richiamo, ma i docenti a loro volta scelgono le scuole dove è più facile per i ragazzi studiare e seguirli. Questo credo che all'atto pratico in questo momento possa precludere interessanti opportunità anche a Cremona.
Altro tasto dolente, i costi di affitto per gli studenti fuori sede: "Anche sul piano dei prezzi degli alloggi la situazione non aiuta i ragazzi. Ed è un vero peccato perchè io credo che serva un occhio di riguardo per i giovani, perchè è gravissimo e veramente ingiusto che un ragazzo rinunci ai suoi sogni per questi motivi".
Ma non sono solo i collegamenti ferroviari a mancare: "Per esempio a Cremona Musica, all'orario di uscita, non era presente nemmeno un taxi in zona fiera e c'erano decine di visitatori, soprattutto stranieri, che erano evidentemente in difficoltà. Vede, per chi è abituato a viaggiare o per chi viene dall'estero questi sono aspetti non da trascurare. Faccio un altro esempio: quando si arriva in stazione, troviamo la scultura del violino mentre a mio avviso mancano totalmente indicazioni chiare sui luoghi simbolo da visitare o un cartellone con gli eventi in programma. Mettiamo uno studente che ha una mattinata buca o una persona che arriva a Cremona e gli salta l'appuntamento: se trova indicazioni su un evento, un'audizione o una mostra, può anche decidere di investire un paio di ore per assistervi. Così invece mi sembra che si rischi di restare nel proprio orticello piuttosto che aprirsi per chiedersi cosa possa offrire la città ad un pubblico eterogeneo".
Insomma, tante innegabili potenzialità per la nostra città, riconosciute chiaramente a livello internazionale, ma che molto spesso non si riescono a cogliere appieno per andare incontro a chi vuole (o vorrebbe) approcciarla con maggiore agio e comodità; una città che ora si candida ad essere città universitaria, ma anche una Cremona che tra pochi mesi potrebbe godere appieno del turismo di riflesso generato dai Giochi Olimpici Milano Cortina; non una missione impossibile nemmeno per una piccola città come la nostra, dal momento che non mancano gli esempio virtuosi anche non troppo lontano, basti pensare alla vicina Mantova.
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commenti
Paolo
10 ottobre 2025 13:11
"L'uomo è misura di tutte le cose". Questo semplice principio del filosofo sofista Protagora afferma che ogni individuo è il criterio del vero e del falso, del buono e del cattivo, in base alla propria percezione soggettiva e alla propria esperienza. Gli ultimi due sindaci si muovono a piedi o in bici in città e fuori città si va con autista. La mobilità extraurbana non è un problema politico urgente per Cremona (isolatissima); conseguentemente le criticità rilevate sono solo di chi non risiede in centro a Cremona.
alfredo
10 ottobre 2025 13:54
non mi preoccuperei più di tanto adesso che abbiamo un assessore al turismo di rilievo
Antonio
10 ottobre 2025 17:45
Con il mitico assessore al turismo Burgazzi aspettiamoci il peggio.
marco
11 ottobre 2025 05:42
Informati su quanto è aumentato il turismo che forse è meglio prima di sparare bufale a caso.
Poi che il turismo mordi e fuggi per Cremona sia normale è la prassi, siamo una città di provincia.
Però poi giravano per approfondire le visite anche nel circondario o per gli eventi.
cLaudio
10 ottobre 2025 19:55
...vi ricordate, lustri fa quando il pendolino passava e fermava a Cremona? Bei tempi..., ora quasi quasi non parte piu' nemmeno il treno per Piacenza...
Chiara
11 ottobre 2025 06:09
Isolati anche dalla Toscana:
la Freccia della Versilia ripristinata a singhiozzo ....
Daniro
11 ottobre 2025 08:06
Non sarà perché manca l'autostrada Cremona-Mantova ah ah?
Paolo
11 ottobre 2025 09:22
Treni, Austrade, Tangenziali interne ed esterne, collegamenti aeroportuali... sono concetti troppo grossi per chi amministra Cremona. Non riescono neppure a studiare a prevedere l'impatto della nuova rotatoria di Largo Moreni.
Così Silvia Granata (Sindaco di Castelvetro):
«Terrò monitorate le criticità e approfondirò il percorso progettuale, i flussi di traffico e le competenze, certa che le autorità cremonesi non ci lasceranno soli - dice Granata -. La resa estetica è indubbiamente gradevole, ma voglio capire se in fase progettuale è stata fatta una adeguata analisi dei flussi ti traffico da e per il territorio piacentino. Se Castelvetro risente pesantemente degli incolonnamenti, il collegamento stradale è fondamentale pure per molti altri Comuni della Bassa e per tanti cittadini della cintura cremonese. Il disagio permanente - sottolinea - può tradursi anche in danni economici per le nostre realtà produttive, per l'organizzazione di tante famiglie, studenti, sportivi, e voglio pensare che si possa tornare alla normalità». E ancora...
«Corsie troppo strette che rallentano eccessivamente i mezzi. Già c’è un ponte con un asfalto impietoso, in più decidono di rifare la rotonda tra viale Po ed il ponte restringendo così le corsie».
Granata rassegnati... l'autunno è la stagione delle zucche. Vuote...
marco
11 ottobre 2025 12:22
A Cremona molti privati hanno fiutato l'affare e stanno affittando camere agli studenti e neanche a buon mercato come se Cremona fosse Milano.
Del resto accade anche nelle altre città.
Intanto anno aperto anche tantissimi B&B e stanno per aprire altre strutture ricettive in zona via Brescia e nell'ex AEM .
Il violino a personalmente a me non piace, sarebbe bello un violino identico a quelli creati dai maestri liutai di Cremona..... chissà se esiste un materiale che possa riprodurne i colori.
Poi una volta suonava ma come al solito dava fastidio ed è stato silenziato.
Peccato.
Per gli eventi basta guardare sui vari quotidiani on-line della città perché sono ampiamente pubblicizzati.
I collegamenti ferroviari?... stendiamo un velo pietoso, anche per la sicurezza dei viaggiatori.
Stefania Salvatori
12 ottobre 2025 08:05
Riflessioni condivise e fondamentali per un'uscita dall'isolamento della città. Ci sono recenti e lodevoli iniziative ma non basta evidentemente allo 'sblocco' di una città con buon potenziale ma che non prende il volo. Io sono ormai fuori dai giochi per età ma mi auguro che per i giovani che desiderano vivere in una città di provincia piacevole e accogliente ci possa essere un futuro.
Mauri
12 ottobre 2025 17:56
Ma almeno un treno che arrivi fino e Bologna , dico il minimo ed invece è un odissea arrivarci.