25 marzo 2022

Da Verona: "La Sperlari interessata alla Paluani". Se l'acquisizione andasse in porto l'azienda cremonese sarebbe sempre più big del Natale italiano

E se la Sperlari addentasse il pandoro? O il panettone? Potrebbe così diventare sempre più azienda leader del Natale italiano, dal momento che già oggi, come sa chiunque, offre prodotti tipici come torrone e mostarda, consumati in larga parte sotto le festività natalizie.

La notizia sta circolando e a quanto pare ci sono concrete possibilità che la storica azienda fondata nel 1836 da Enea Sperlari, con sede a Cremona e dal 2017 controllata dal gruppo tedesco Katjes International Gmbh, acquisti il marchio e lo stabilimento Paluani di Verona. Lo scrive oggi ilgazzettino.it: "Sarebbe la storica azienda di Cremona il possibile cavaliere bianco pronto ad acquisire il marchio e lo stabilimento della fabbrica di panettoni e colombe della famiglia Campedelli, che ha per decenni controllato e sponsorizzato il Chievo Verona fino a portarlo a grandi stagioni in Serie A".

Il nome della Sperlari, aggiunge il Gazzettino, "circolava da giorni, ma mercoledì è uscito nel vertice in Regione Veneto con i sindacati e l'unità di crisi aziendali regionale, dove la Paluani ha ottenuto l'accordo per la cassa integrazione straordinaria dal 28 marzo al 31 agosto per i suoi attuali 60 dipendenti. Il 28 marzo, infatti, termina la campagna delle colombe pasquali e la Paluani, che da Natale ha già interrotto la produzione di prodotti continuativi (brioche e merendine), praticamente bloccherà la produzione fino ad una speranza di ripresa a settembre con la campagna natalizia dei panettoni".

"Le notizie di un possibile interesse ad acquisire il marchio e l'attività da parte di un gruppo forte come quello che controlla la Sperlari - hanno dichiarato al Gazzettino i sindacalisti Alberto Arcozzi della Uila-Uil e Sebastiano Zanini della Fai-Cisl - può rappresentare una via d'uscita ad una situazione pesante. Parliamo però di notizie tutte da verificare, perché al momento a noi non risultano proposte concrete d'acquisto".

LE DIFFICOLTA' DELLA PALUANI - Come ricorda il Gazzettino, "la Paluani aveva chiesto il concordato preventivo per cercare di evitare un clamoroso fallimento il 25 ottobre scorso al Tribunale Fallimentare di Verona, che ha accolto la richiesta dando all'azienda tempo fino al 22 febbraio (poi termine prorogato al 22 aprile) per la presentare di un piano per la ristrutturazione del debito e il rilancio dell'azienda, nominando Commissari Giudiziali l'avvocato Matteo Creazzo ed il dottor Andrea Rossi. Ora, il possibile interesse da parte di un gruppo imprenditoriale del settore potrebbe rilanciare l'azienda dolciaria veronese, che proprio quest'anno compie 100 anni: nata come pasticceria artigianale nel 1921, passò nelle mani di Luigi Campedelli, il padre di Luca, nel 1968, quando il commercialista la rilevò dal Tribunale fallimentare assieme al socio Gino Cordioli. Da allora, la Paluani è diventata un importante gruppo dolciario per arrivare nel 2018 ad un fatturato di 56 milioni, con 75 dipendenti fissi nella sede di Dossobuono e 500 stagionali. Il lockdown e la crisi economica hanno però segnato duramente gli ultimi due bilanci, con il fatturato nel 2019 oltre i 30 milioni di euro come cita l'azienda. Quindi ben lontano dai 56 del 2018".


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