Demolire l'ospedale per farne uno nuovo. La politica d'accordo, tanti cittadini protestano sul web: meglio potenziare con medici e servizi
Costruire un nuovo ospedale, piccolo di dimensioni e con alte specializzazioni. Buttare giù l'attuale, giudicato non più riqualificabile. La proposta del Direttore Generale Rossi, sposata da Regione Lombardia e sostenuta dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, dal Presidente della Provincia e da buona parte della politica in maniera bipartisan, sta suscitando invece parecchi malumori tra i cittadini cremonesi. Sul web fioccano le proteste alimentate anche dal malumore per certe scelte recenti (la chiusura della Terapia Intensiva Neonatale, di altri servizi e dello stop al reparto Maternità dell'Oglio Po) che hanno penalizzato la sanità sul territorio.
L'ospedale attuale, ricordiamolo, ha soltanto una cinquantina d'anni e nel 1965 venne posata la prima pietra insieme a quelle del vecchio ospedale di San Facio. (leggi l'articolo sulla storia della costruzione). All'epoca i posti letto previsti erano 1.250 e tutti lo definirono l'ospedale più moderno d'Italia, così commento l'opera anche l'allora ministro della Sanità Mariotti. I progettisti furono gli ingegneri milanesi Braga e Ronzani, gli stessi che progettarono il Niguarda. In cantiere erano presenti mediamente 230 operai con un centinaio di imprese impegnate. La direzione lavori toccò all'ingegnere cremonese Romano Sora. Adesso si butterà giù tutto. Secondo i pareri tecnici acquisiti dal direttore generale Rossi, costerà meno costruirne uno nuovo che adeguare quello vecchio.
Ma sul web le proteste fioccano. Sia sui siti dei giornali che sotto i post dei politici locali. Scrive ad esempio l'architetto Michele de Crecchio, per tanti anni amministratore in Comune di Cremona ed ascoltato conservatore della memoria cremonese: "Decisamente inquietante l'apparente concordia con la quale quasi tutte le forze politiche locali sembrano accettare l'ipotesi di costruire a Cremona un nuovo "ospedalino" (un precedente "ospedalino" vi fu già costruito agli inizi del secolo scorso) come "panacea" di tutti i gravi e urgenti problemi che gravano sulla sanità locale e in particolare senza seriamente valutare i costi e i benefici che potrebbero derivare dalla semplice riqualificazione dell'imponente costruzione realizzata solo cinquant'anni or sono".
"Abbattere una struttura che potrebbe ospitare case per anziani , diverse facoltà universitarie che potrebbero essere supportate dal nuovo ospedale … struttura che inevitabilmente sarà oggetto di speculazioni edilizie , appalti e subappalti …il passato insegna !!! SVEGLIATEVI !!!!" dice Clara Rossini, figlia del primo sindaco eletto nel dopoguerra. Ed aggiunge un post sotto il profilo del sindaco Galimberti: "Non oso immaginare il magna magna che scatterà non appena partiranno le aste per i costruttori edili . Il vecchio ospedale va abbattuto ? E perché ? Non abbiamo residenze per gli anziani , case di riposo dove ci si deve mettere in fila per mesi , finché qualcuno se ne va . Un’università per infermieri e medici , farmacisti , dentisti e meccanici… dato che sarebbe a stretto contatto col nuovo ospedale . Comunque mi unisco a chi ora chiede più personale per soddisfare una sanità di zona che si è persa , a chi abbassa la testa quando vede interi reparti chiusi, posti letto cancellati .
"Che la figlia dell'indomito socialista primo sindaco eletto dal popolo di Cremona nel 1946 giudichi così la nuova follia sottoscritta dalla quasi totalità del presente Consiglio comunale dice meglio di lunghi discorsi lo sprezzante stupore che la cittadinanza riserva ad essa", le fa eco Enzo Rangognini.
Numerose reazioni anche sotto il post ricco di soddisfazione per la firma avvenuta in Regione del vicesindaco Andrea Virgilio. "Ma nei 330milioni sono comprese le spese x la demolizione e lo smaltimento del vecchio e quelle x fase intermedia e trasloco? Perché se sì non si comincia neanche.." dice Daniela Polenghi. Paolo Goi scrive: "L'idea del nuovo ospedale di Sarzana nacque nel 1969,il cantiere iniziò nel 1973 e si completò -un altro calvario- solo nel 2000". Andrea Gandolfi: "Sicuri che ci siano i fondi? Perché quelli promessi dalla Regione non basteranno...". Luciano Toscani, ex sindaco di Casalmaggiore: "Un ottimo progetto. Unica nota stonata? Quando parli della Provincia e del territorio. Perché sul territorio provinciale esiste un ospedale massacrato, senza un punto nascite, con donne che partoriscono in auto, mentre cercano di raggiungere Cremona. Una vergogna per tutti. Mentre potenziate l’offerta su Cremona, vorrei sentire la vostra parola su Oglio Po". Anche l'ex sindaco Alfeo Garini interviene: "Sono d' accordo con Toscani. Non facciamoci illusioni col nuovo ospedale..."
Tanti i post contrari all'iniziativa sul profilo del sindaco Galimberti dopo l'annuncio della firma: "Mi segno la data 2026 . E nel frattempo quando abbatteremo questo dove ci curiamo?", si chiede Emanuela Ardigò e Graziella Favaro dice: "Ci vogliono medici,,, in gamba,,altro che ospedale nuovo".
Sara Verini: "Quanti soldi buttati dalla finestra, quanto spreco, che amarezza...". Michele Bedogni: "La struttura ospedaliera in se’ è semplicemente un involucro , sono i medici /tecnici/ infermiere ecc che ne possono fare una struttura d’eccellenza o un posto che è meglio evitare di frequentare … ergo è più importante investire sulla professionalità giustamente retribuita che nell’involucro !". SImo Saletti: "Non so a volte mi chiedo l’ospedale di Parma vecchio, brutto e a padiglioni ha un sacco di medici competenti e infermiere ovunque, hanno curato mio figlio 16 anni per l’asma e non aspettavo un anno per far la visita. Il civile di Brescia è stato costruito ben prima di quello di Cremona, ma ogni cremonese per un intervento importante va a Brescia. Il nostro ospedale ha solo 50 anni e lo frequento mio malgrado ogni settimana. Il poco personale che c’è cerca di darsi da fare con impegno e dedizione. Ora lo capisce anche un asino che non è costruire una scatola vuota che cambierà la nostra salute. Servono primari medici infermieri oss. Serve un rapporto con l’università che vada oltre la triennale di infermieristica , serve avere un’università che collabori per trial di studio, sarebbe servito salvare l’utin e non perdere tutto il personale ottimo di spazio donna e non perdere eccellenze come Bosio e Bottini. La verità è che per la regione non siamo strategici ed evidentemente l’amministrazione si accontenta". E tanti altri ne hanno scritto.
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commenti
Renzo Morandi
17 dicembre 2021 13:49
Come ex dipendente dell'ospedale rimango inorridito nel vedere il continuo e imperterrito impoverimento dell'ospedale dove ho passato gran parte della mia attività lavorativa e dove, anno dopo anno, ho visto infrangersi tutti quegli ideali che hanno accompagnato quello che, senza retorica, ritengo una vera missione. Tutti i sacrifici, le ore non retribuite passate tra quelle mura mi hanno dato la certezza che la forza di un ospedale sono le persone che vi lavorano. Le stesse persone che sono state negli anni avvilite, demotivate e non considerate minimamente nelle decisioni. Si è creato un sistema ricattatorio dove chi può contrastare certe scelte scellerate rischia di non essere riconfermato alla scadenza del proprio mandato
Pierpiero
17 dicembre 2021 19:41
Scusate, per capire senza alcun intento polemico.
Ci viene detto che il vecchio ospedale presenta problemi sotto gli aspetti antisismici. Che per riscaldarlo d'inverno e raffrescarlo d'estate ci sono problemi. Che logisticamente non è ben disposto. Che la sua scarsa modularità è un problema. Che i servizi, a iniziare dagli ascensori, sono problematici e per tutti questi motivi, più altri, è antieconomico sistemarlo.
Ma qualcuno lo vorrebbe riutilizzare per altro. E utilizzarlo per altro i problemi suesposti non ci sarebbero più? Diverrebbe automaticamente a norma antisismica e ben coibentato?
Spiegatemelo perché non l'ho capito
Nicolini Gualtiero
17 dicembre 2021 19:55
Semplicemente una manica di folli incapaci