Discarica a cielo aperto sotto il ponte Verdi tra Cremonese e Parmense: nessun rispetto per la golena e per il Grande Fiume
Vergogna a cielo aperto sotto al ponte sul Po “Giuseppe Verdi” che collega Cremonese e Parmense nel tratto compreso tra San Daniele Po, Roccabianca e Polesine Zibello. Vergogna che non è, purtroppo, una novità. Un vecchio e noto adagio popolare dice che la madre degli ignoranti è sempre gravida e quello che, da anni, succede sotto a quel grande “malato” che è il ponte “Verdi” ne è la dimostrazione.
A proposito, appunto, del “grande malato” sarebbe bello sapere, prima o poi, dagli Enti preposti che fine hanno fatto gli ulteriori lavori di manutenzione e sistemazione che da tempo sono stati annunciati e finanziati così come sarebbe bello e interessante sapere quando sarà tolto il senso unico alternato nel tratto in alveo e se mai sarà tolto, a fine lavori s’intende, il velox fisso con limite di velocità a 30 km/h che, soltanto tra il 2019 ed il 2020, ha portato nelle casse della Provincia di Cremona qualcosa come 2 milioni e 400 mila euro di multe, pagate da cittadini che hanno commesso lo sciagurato “reato” di pigiare sull’acceleratore appena sopra la fatidica soglia dei 30 km/h con la Provincia di Cremona che si è sempre affrettata a dire, bontà sua, che non si è mai avuta intenzione di far cassa, ma semplicemente di garantire la sicurezza dei lavoratori (ma la curiosità vuole che la Provincia di Parma, proprietaria a metà del ponte, non l’abbia vista nella stessa maniera e di posizionare un velox non ne ha mai voluto sentir parlare).
Non è giusto divagare e quindi è bene stare “sul pezzo”: quello della vergogna che ancora una volta interessa l’area sottostante. Sono infatti numerosi i rifiuti, di ogni genere, che si trovano sotto alle pile del ponte, tra plastica, barattoli, sacchi colmi di immondizia, pneumatici ed altro ancora. L’ennesima dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, dell’inciviltà di tante persone, compresi automobilisti e camionisti che lanciano le bottigliette di plastica dai finestrini (e la lunga scia di bottigliette che si trova a fianco del ponte, a ridosso della parte di ponte disciplinata dal senso unico alternato, lo dimostra). Per questi, sì, ci vorrebbero sanzioni salate. Purtroppo, ovvia constatazione, siamo ancora parecchio lontani da una vera mentalità ambientalista ed ecologica da parte di tante persone; siamo lontani dall’avere un ambiente più sano e più pulito e siamo purtroppo lontani dall’avere una golena del Po che sia vista, da tutti, per quello straordinario patrimonio di biodiversità e di eccellenze ambientali che rappresenta.
Non bastano (anche se sarebbero più che mai necessarie) le giornate, che talvolta, meritorie associazioni, organizzano per la pulizia di aree verdi e golene. Occorrono controlli più capillari e frequenti da parte delle forze preposte, al fine di evitare che la gente pensi che la golena sia terra di nessuno. Se un governo, non tanti anni fa, nonostante le sparate elettorali sulla sicurezza, non avesse abolito la flotta navale dei carabinieri di Cremona, ci sarebbe stata, sì, più sicurezza: con i fatti e non con le menzogne.
Nelle foto in alto a scorrimento, l'area usata come discarica a cielo aperto sotto il ponte Verdi
Eremita del Po
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commenti
Jo
21 febbraio 2022 12:31
Grazie per essere una delle poche persone che si indigna per queste cose, grazie.