Dopo lo sconcerto, la solidarietà: mentre proseguono le indagini sul pestaggio di sabato notte, alcuni locali del centro domenica hanno deciso di restare chiusi. La vittima ancora in ospedale
"In solidarietà al nostro collega, il locale rimarrà CHIUSO" è il cartello affisso ieri all'ingresso del Bolero, il locale di via Bordigallo. Insieme a loro, anche altri esercizi pubblici hanno fatto la stessa scelta per mandare un forte messaggio di vicinanza al barista 36enne che nella notte tra sabato e domenica è stato accerchiato e aggredito dal branco di 5 balordi che stavano importunando i clienti de 'La Ciocco', locale in Piazza Roma dove l'uomo stava lavorando (leggi qui). Oggi il giovane è ancora ricoverato in ospedale in gravi condizioni e, da quanto si è potuto apprendere, a causa delle botte ricevute avrebbe perso un occhio e anche l'altro sarebbe a rischio.
La città si è svegliata sotto shock alla notizia del pestaggio e sui social è esplosa la rabbia e la polemica per essere arrivati ad uno stato di degrado tale da non far più sentire al sicuro i cremonesi anche in pieno centro: "il problema sta diventando ingestibile" "aspettiamo che ci scappi il morto?" sono alcuni dei commenti che si rincorrono in rete e tra i cittadini. Se da un lato monta la rabbia, dall'altro la solidarietà non si è fatta attendere e per questo alcuni locali hanno deciso di dare un segnale forte e chiaro: restare chiusi domenica in nome della vicinanza e del sostegno al collega della 'Ciocco', ma che avrebbe potuto essere qualsiasi cameriere di qualsiasi locale che stava solamente facendo il proprio lavoro e che ora rischia di perdere la vista. "Questa sera restremo chiusi in segno di solidarietà verso un collega gravemente ferito sul lavoro. Aspettiamo in trepidante attesa che la giustizia faccia il suo corso" è uno dei messaggi apparsi in rete.
In mattinata sono proseguite le indagini per cercare di ricostruire l'accaduto e incastrare i responsabili che potrebbero essere gli autori anche di altre aggressioni avvenute nelle ultime settimane, da via Goito dove sono volate bottigliate tra giovanissimi nella notte, all'aggressione in via dei Mille, nella quale un 28enne è stato accoltellato, solo per citare le più recenti. Un aiuto potrebbe venire dalle telecamere della zona, private o pubbliche, che potrebbero aver registrato il passaggio e la fuga del branco nei momenti subito prima e dopo l'aggressione.
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