2 febbraio 2022

Emergenza commercio. Neanche il mercato attira più. Poca gente e vuoti tra i banchi. Crollo degli aperitivi, anche i bar cominciano a soffrire

E' una emergenza centro città. Neanche il mercato attira più. Questa mattina tanti buchi negli spazi destinati ai banchi di vendita.

"E' un disastro - ci dice uno storico operatore del mercato - tanti colleghi disertano Cremona perchè non viene più gente e non si fanno incassi, preferiscono altre piazze". "Noi facciamo altre città ma non abbiamo mai visto una situazione così - gli fa eco un altro ambulante - A Crema non si riusciva a camminare da tanta gente che c'era, a Soresina facciamo buoni incassi. A Cremona poca gente e senza voglia di spendere". La voce degli esercenti del mercato è pressocchè unanime. "Neanche gli spuntisti vengono più qui", ci fanno notare. Gli spuntisti sono quegli ambulanti senza piazzola che si presentano al mattino presto ai vigili che addetti al mercato e attendono pazientemente la chiamata per riempire gli spazi inutilizzati. 

Da mesi il mercato cittadino è in sofferenza. Certo colpa del Covid, delle paure, di tutto quello che si vuole, ma è tutto il commercio in centro è in crisi. E anche tra gli esercenti dei bar, gli unici ad aumentare le presenze commerciali nel cuore cittadino, comincia a crescere il malumore. "Gli aperitivi serali sono calati nell'ultimo mese del 40-50% - afferma un commerciante che vuole mantenere l'anonimato - Se neanche i ragazzi vengono la sera qui in centro, mi chiedo per cosa teniamo aperto". E fa notare come un noto bar notissimo, punto di riferimento per intere generazioni, dopo oltre 50 anni di attività, per la prima volta ha chiuso dieci giorni.

Concorrenza dei centri commerciali? Parcheggi troppo cari? Difficoltà di movimento? Invecchiamento della popolazione? Tutte domande senza risposte ai tanti tavoli portati avanti dall'Amministrazione comunale con le categorie del commercio. Forse varrebbe la pena studiare il fenomeno, magari affidandosi a uno specialista, cercando poi i rimedi anzichè ricorrere a estemporanee iniziative che non risolvono i tanti problemi del commercio cittadino. 


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