Finalpia, Rifondazione e Fratelli d'Italia all'attacco sulla gestione e sulla ipotetica svendita del bene
La vicenda di Finalpia, la richiesta del nuovo consiglio di Amministrazione al Comune di Crema di un prestito per avere tempo di arrivare alla vendita delll'immobile caro ai cremaschi, la successiva richiesta di un prestito d'onore alla cittadinanza da parte del sindaco Bonaldi tengono banco in città e Finalpia sarà anche uno dei temi caldi della prossima campagna elettorale.
Scende in campo Piergiuseppe Bettenzoli per la segreteria cremasca di Rifondazione. Ecco la sua presa di posizione
"Il nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduto da Giorgio Pagliari (ex Presidente di ACS e SCS) ha bussato alle porte del Comune chiedendo un prestito di 200 mila euro per evitare il default. La sindaca ha risposto che l'operazione è preclusa e ha lanciato un prestito d'onore da parte dei cremaschi per dare ossigeno alla Fondazione per arrivare all'alienazione del bene. A quanto? Ai dieci milioni di euro previsti dal bando di vendita gestito da Consorzio.it e dalla successiva aggiudicazione da parte di Hyma Srl, società con un capitale di ben 10.000 euro, che non ha onorato l'affitto con riscatto "rent to buy", contratto firmato il 31 agosto 2021, non dieci anni fa e subito dopo ha chiesto la rinegoziazione delle condizioni sottoscritte, chiedendo che l'affitto passasse dai 300 mila ai 200 mila annui e uno sconto di 1.500.000 euro sull'acquisto finale. Ora sembrerebbe che il valore dell'immobile sia stimato in 6,7 milioni di euro, insomma in pochi mesi l'immobile avrebbe perso 3 milioni e 300 mila euro di valore.
"La situazione della fondazione di Finalpia sta diventando sempre più drammatica. A questo punto, anche alla luce delle contestazioni della società Hyma srl di Modena sulle caratteristiche della struttura ( numero di camere e classe dell'hotel ), tutti elementi oggettivi, sicuramente conosciuti da parte del vertice dell'Opera Pia durante la presidenza Soffientini, sarebbe opportuno chiedere spiegazioni al perito che ha effettuato la stima ( sempre che non sia stato già fatto ) per permettere all'attuale consiglio di amministrazione di effettuare tutte le valutazioni opportune.
Inoltre dopo che il primo bando pubblico per la vendita è andato deserto, è stato fatto un ulteriore bando? Oppure è stata effettuata una trattativa privata ? A che titolo? Potrebbero esserci gli estremi per l'avvio di una azione di responsabilità nei confronti dell'organo amministrativo precedentemente in carica ai sensi dell'art. 2392 e segg. c.c.?
Crediamo che siano tutte domande legittime che forse avrebbero bisogno di risposte chiare. "Per fare squadra occorre maturità e non tutti hanno questi requisiti…". Queste erano le parole del sindaco Bonaldi , durante una intervista di mesi fa. Forse in questo caso (ma anche in altri) il sindaco avrebbe potuto/dovuto confrontarsi con chi aveva posto l'accento sulle problematiche che stavano nascendo sull'Opera Pia di Finalpia e che adesso sono diventate quasi insuperabili".
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