Fine settimana con la droga, la Polizia denuncia ventenne spacciatore rumeno
A seguito del potenziamento dei controlli disposti dal Questore finalizzati al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione al fine settimana, la Polizia di Stato ha denunciato un ventenne di origine rumena, sul quale, nelle giornate precedenti, gli investigatori dell’Antidroga della Squadra Mobile avevano posto gli occhi tenendo sotto costante controlli i suoi movimenti.
Sulla base dei preliminari input investigativi, infatti, il giovane, che ha alle spalle alcuni pregiudizi di polizia, gestiva un piccolo mercato di spaccio di sostanze stupefacenti nell’area di Cremona, in particolare durante le serate dei fine settimana.
Dopo alcuni pedinamenti ed approfondimenti investigativi, pertanto, i poliziotti hanno notato che il giovane, durante la serata, rientrava spesso nella propria abitazione, dove rimaneva pochissimi minuti, per poi uscire nuovamente e rientrare poco dopo.
Durante la serata, il ragazzo è stato intercettato pochi metri dopo essere uscito di casa e, a causa del suo stato particolarmente agitato e nervoso, è stato sottoposto ad un controllo di polizia e trovato in possesso di alcune dosi di hashish; conseguentemente, la perquisizione è stata estesa al suo domicilio ed al suo veicolo, dove son stati ritrovati circa 16 grammi di hashish e 5 di cocaina, oltre che a sostanze da taglio e confezionamento ed un bilancino di precisione. All’interno dell’abitazione, inoltre, son state ritrovate e repertate diverse armi a piombini di libera vendita.
L’uomo, conseguentemente, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cremona per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività è il frutto della costante opera di monitoraggio del fenomeno dello spaccio di droga in provincia da parte della Polizia di Stato, con una presenza costante, rafforzata in particolare durante i week end, del personale in borghese dell’Antidroga della Squadra Mobile, anche al fine di contrastare la possibile recrudescenza di tali reati commessi nell’ambito della cosiddetta movida.
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