Fondazione Alba Anffas Crema. Tra mille emozioni inaugurata la nuova sede del servizio diurno alternativo
L’emozione ha avvolto i tanti presenti, questa mattina all’inaugurazione della nuova sede del Servizio diurno alternativo (Sda, dedicato alle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo) di Fondazione Alba Anffas Crema, che da gennaio si trova in vicolo Colbert 1. Dopo i lavori di ristrutturazione è arrivato il momento del taglio del nastro, toccato alla bravissima Alessia, circondata dalle autorità: per i padroni di casa il presidente di Fondazione Alba Paolo Marchesi, la presidente di Anffas Crema Aps Ets Daniela Martinenghi, la coordinatrice dello Sda Serena Pedrinazzi e molti amici giunti a fare festa insieme. Presenti il sindaco Fabio Bergamaschi, accompagnato dall’assessore al Welfare Anastasie Musumary, e il consigliere regionale cremasco Riccardo Vitari.
Il luogo ospita diverse attività e un vero e proprio spazio socio-occupazionale per le persone con disabilità. Peraltro la cerimonia è avvenuta il 28 marzo, in occasione del 67° compleanno di Anffas e della XVIII Giornata Nazionale sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, circostanza significativa dato che la Maratona nazionale di Anffas 2025, aveva un focus sull’inserimento lavorativo e sui percorsi dedicati con una testimonianza di Anffas Crema.
Tanti i momenti che hanno segnato il taglio del nastro della sede. Prima di tutto i discorsi. Il presidente Marchesi ha sottolineato l’importanza di dare una sede stabile a questo servizio. “In mezzo a tanti altri storici servizi, questo è quello più recente e innovativo – ha aggiunto –. Partito in modo spontaneo, lo Sda è cresciuto in fretta e oggi è una realtà molto importante. Ospitato provvisoriamente per tre anni in via Bottesini, grazie alle suore del Buon Pastore e all’aiuto di Fondazione San Pantaleone, oggi è arrivato qui, in una sede più ampia e funzionale”. Marchesi ha chiarito che il servizio si muove nell’ottica della più recente normativa, “che indirizza l’attività su progetti di vita personalizzati per ogni persona con disabilità”.
“La disabilità è in continua evoluzione, così come lo è lo sguardo su di essa. La nostra comunità, le famiglie e le istituzioni ci hanno sempre sostenuto. Un pezzettino di questa sede è anche vostro”, ha detto Martinenghi. Ringraziando quanti sono stati generosi anche durante le ultime edizioni di PolentAnffas, “la nostra amata manifestazione di raccolta fondi, in parte finalizzati a questa nuova struttura. È bello constatare come un intero territorio sia da anni vicino ad Anffas, consentendole di implementare le sue attività rivolte alle persone con disabilità”. Pedrinazzi ha spiegato che “il servizio è frequentato da una quarantina di persone con disabilità su due moduli, i laboratori socio-occupazionali e creativi e ‘Mio tempo’, per chi ha bisogno di tempi personalizzati. Nella stessa sede, al pomeriggio, prosegue il progetto Zoom dedicato agli adolescenti (con Fabrizio Carrera, responsabile dell’Età evolutiva). Infine, si trova qui anche lo sportello Sai con l’assistente sociale Laura Bonomi”.
Uno spazio molto vivo e vissuto, insomma, “con progetti personalizzati. Insieme stiamo bene”. L’obiettivo di creare un vero e proprio luogo per far apprendere i primi requisiti lavorativi è raggiunto. Grazie alla nuova sede sarà sviluppato ancor più. “Il lavoro è diritto di tutti ed è importante per la crescita di ciascuno con le proprie abilità e competenze”. Da parte sua il sindaco Bergamaschi ha evidenziato l’importanza di sentirsi a casa. “E qui si respira proprio quest’aria, grazie a progetti individualizzati. Questo spazio è un pezzo del vostro impegno. Siete un’associazione di riferimento, avete sempre avuto e avrete un ruolo di primaria importanza per la disabilità. Complimenti a tutti”. Dopo che il sindaco ha ricordato anche la partnership con Anffas per il futuro degli Stalloni, il taglio del nastro e la benedizione a cura di don Alberto Guerini. “Promuovere il bello, il bene e il buono che c’è in ogni persona: qui si fa questo ogni giorno”, ha detto.
Grazie al sostegno dei coniugi Baini e in ricordo di Serena, recentemente scomparsa, la sede s’è dotata di una stanza chiamata “Serenamente”, spazio del benessere, della musica, dei sorrisi, dei profumi e del relax. Molto commovente lo scoprimento della targa in memoria di Serena, così come le parole lette da Francesca in ricordo dell’amica e il grazie del papà di Serena.
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