8 dicembre 2021

Fusione Lgh-A2A, la Finanza acquisisce anche la documentazione dell'ex municipalizzata di Lodi: l'indagine è a tutto campo

L'indagine della Guardia di Finanza su mandato della Corte dei Conti per la fusione tra Linea Group e A2A è a tutto tondo. E dopo aver interessato Cremona, Crema, Pavia e Rovato (con conseguenti dimissioni del sindaco), tocca ora anche Lodi, altro Comune che ha partecipazioni in Lgh. La differenza sostanziale tra Lodi e le altre realtà è che là il Consiglio Comunale quest'anno non ha deliberato per la cessione del restante 49% delle quote di Lgh ad A2A, a differenza di quanto avvenuto a negli altri Comuni. Non solo: a Lodi, tempo fa, l'ex municipalizzata Astem (l'equivalente della nostra AEM) ha chiesto un parere legale sull'operazione.

Il parere, redatto dall'avvocato milanese Alberto Marelli, è stato negativo. “La procedura di fusione per incorporazione di lgh in A2A – ha scritto il legale – ritengo non risulti conforme alle norme che regolano le vicende delle partecipazioni pubbliche”. Il legale ha inoltre evidenziato che a suo avviso la normativa imporrebbe, in casi come questo, “l'adozione di procedure di evidenza pubblica per la negoziazione e valorizzazione delle partecipazioni sociali dirette e indirette degli enti pubblici”.

E' anche alla luce di questo parere che il Consiglio Comunale di Lodi non ha votato la delibera per la cessione del 49% di Lgh ad A2A. Nonostante questo, come riportano i media lodigiani, la Guardia di Finanza ha chiesto gli atti prodotti da Astem in merito alla fusione. La conferma della notizia è stata data direttamente da Oscar Ceriani, presidente di Astem: i militari delle Fiamme Gialle hanno richiesto la documentazione relativa all'accordo che per il capoluogo vale 20 milioni di euro.

Negli ultimi tempi, come riporta oggi Il Cittadino, “Lodi ha tirato il freno perché l'amministrazione del sindaco Sara Casanova ha deciso di prendere tempo per fare alcuni approfondimenti legali sul 'matrimonio' tra le due società. Gli altri comuni hanno detto sì, tanto che l'operazione è stata conclusa positivamente”.

La Finanza ha quindi in mano tutte le carte relative alla vicenda e sta evidentemente ricostruendo tutti i passaggi che hanno portato alla cessione di Lgh. Oggetto delle indagini è la legittimità dell'operazione condotta senza gara pubblica, come a suo tempo (2018) sottolineato dall'autorità anticorruzione (ANAC), che con un parere bocciò la fusione. Sempre la mancanza di gara pubblica è il fulcro dell'esposto presentato nelle scorse settimane alla Corte dei Conti e all'Anac dal Movimento 5 Stelle.

f.c.


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