4 febbraio 2022

Guardate cosa può diventare piazza Cittanova, un'arena monumentale. Purchè si rimuovano le brutture che la deturpano

Guardate le immagini e il video che alleghiamo. Pensate a cosa può diventare piazza Cittanova con un po' di buona volontà e amore per la città. In queste settimana abbiamo pubblicato le immagini della mancanza di attenzione e cura verso uno degli angoli più antichi di Cremona: lo spazio tra il Cittanova e la chiesa di Sant'Agata deturpato da parcheggi, centralina per la ricarica di auto elettriche, una telecamera, e ben cinque armadietti per la fibra che ancora sono al loro posto nonostante le proteste. Uno spazio dimenticato e vincolato che, proprio a metà di corso Garibaldi, potrebbe aiutare il rilancio di una delle parti più in crisi del centro città. Tra l'altro vicino c'è la casa di Stradivari che sta per essere riaperta.

Il concerto della Corale Ponchielli-Vertova è del settembre 2014 e venne organizzato dallo staff dell'assessorato alla Cultura. Senza grandi spese e interventi si diede vita ad un concerto estremamente suggestivo. La piazza, con il sagrato di Sant'Agata illuminato a fare da palcoscenico e, dalla parte opposta il broletto del Cittanova a fare da sfondo, crea un'arena monumentale (ovviamente con l'interruzione del traffico durante i concerti) unica, nel cuore della città e - dicono gli addetti ai lavori - anche con una cassa acustica fenomenale. 

Sullo scempio davanti al Cittanova è intervenuto il Soprintendente Barucca che chiederà alle aziende che lavorano alla firma uno speciale protocollo. Sappiamo poi che il sindaco starebbe muovendosi per chiedere lo spostamento degli armadietti. Inoltre, come abbiamo anticipato ieri, è in arrivo il vincolo su tutto il centro città insieme a una sorta di vademecum che sta preparando la commissione Paesaggio del Comune. 


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commenti


Anna L. Maramotti Politi

4 febbraio 2022 10:49

L'immagine è splendida e il testo è esplicativo delle grandi potenzialità della piazza. Se si riprende questo "sentiero interrotto" di cultura condivisa la città verrà restituita ai cittadini.
Solo così la nostra Cremona potrà ritrovare se stessa.