4 febbraio 2022

I problemi dell'illuminazione pubblica? Citelum si difende: colpa della rete troppo vecchia, come in molte altre città italiane

I problemi dell'illuminazione pubblica a Cremona sono dovuti principalmente alla rete elettrica, che ha i suoi anni. In questo, Cremona è una realtà non dissimile da altre città italiane “dove c'è una rete che sta in piedi da tanti anni”. E' questa dunque la principale causa dei disagi segnalati in questi mesi in alcuni comparti cittadini, a partire da via Aselli e zone limitrofe.

D'altra parte, l'efficientamento energetico in città ha coperto quasi tutti i comparti, ad eccezione del centro storico. Qui l'iter è più lungo e difficile dal momento che si tratta di aree soggette al controllo della Soprintendenza. L'intenzione è comunque arrivare ad un efficientamento anche in piazza del Duomo, piazza Stradivari, piazza Roma, nell'area del Vecchio Passeggio e sui sagrati delle chiese.

Questo, in estrema sintesi, quanto emerso dalla riunione della Commissione Vigilanza riunita oggi e convocata dall'opposizione a fronte dei tanti disagi segnalati in questi mesi dai cittadini per le vie buie. E questa la versione fornita da Marco Di Domenica e Matteo Pari, rappresentanti di Citelum Spa, la società che gestisce la pubblica illuminazione dal 2017.

Particolarmente agguerrita l'opposizione, con i consiglieri Carlo Malvezzi (Forza Italia) e Marcello Ventura (Fratelli d'Italia), che hanno sottoposto a un discreto fuoco di fila l'amministrazione (rappresentata dal vicesindaco Andrea Virgilio), i vertici di Citelum e di Aem.

Il contratto tra l'amministrazione e Citelum, hanno spiegato i rappresentanti della società, prevede interventi ordinari e interventi straordinari, per i quali è necessaria una trafila più articolata che prevede un preventivo che l'ente pubblico deve poi approvare. E' anche per questo che, a seconda del tipo di guasto, la rapidità dell'intervento può risultare molto variabile: “A volte – si è difesa Citelum – un guasto può essere particolarmente rilevante e necessita di un'attività che non può essere svolta in poche ore”. E' questo il caso di via Aselli, sebbene l'arrivo dei ricambi previsto per aprile, come comunicato dall'amministrazione nelle scorse settimane, risulti francamente eccessivo dal punto di vista dei tempi.

Il problema principale, sostiene dunque Citelum, è la rete e il dato sarebbe confermato dal fatto che in questi anni, grazie all'efficientamento energetico, si è riusciti a ridurre il numero di segnalazioni. “Su Cremona – hanno spiegato i rappresentanti della società – nel 2017 (anno in cui Citelum è subentrata nella gestione della pubblica illuminazione; ndr) sono arrivate oltre duemila segnalazioni, salite di numero nel 2018. Dal 2019 in poi le segnalazioni sono diminuite e ad oggi ne abbiamo ricevute circa mille, comprese quelle relative ai semafori”.

Questi, nel dettaglio, i numeri relativi alle segnalazioni così come riportati dall'azienda: nel 2017 il totale delle segnalazioni è stato di 2.129; nel 2018 le segnalazioni sono salite a 2.753, nel. 2019 sono scese a 1.400, nel 2020 sono state 1.040 e nel 2021 sono state registrate 1.026 segnalazioni.

Per gli interventi, Citelum ha a disposizione due squadre fisse in città, hanno aggiunto in risposta alle domande incalzanti di Ventura, mentre riguardo all'efficientamento “siamo intervenuti su quasi tutti i punti luce. Manca il centro storico per questioni burocratiche legate alla Soprintendenza”.

A quanto riferito dal dirigente comunale Giovanni Donadio in risposta a una domanda di Malvezzi, “non ci sono mai state ad oggi le condizioni per applicare penali” nei confronti di Citelum.

Un accenno, sempre dall'architetto Donadio, ha riguardato i pali abbattuti presenti in città. “Sono circa cento – ha detto – e non sono ancora stati sostituiti perché è stata data priorità ad altri interventi e perché è necessario rifare i plinti, ma si tratta di opere previste e programmate”.

f.c.


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commenti


Pasquino

4 febbraio 2022 20:10

Colpa di incapaci e di chi vi ha affidato l'incarico altri grandi incapaci

emmedi

4 febbraio 2022 22:56

Due domande da cittadino ingenuo :
- Il vicesindaco Virgilio e i vertici di Citelum ci potrebbero fornire qualche esempio di altre città in cui l'illuminazione , per colpa della rete obsoleta, versa in un simile sfacelo ? ....così , tanto per consolarci e fare un raffronto ...
- Per quanto riguarda il centro storico , quali sarebbero gli ostacoli burocratici e le lungaggini provocati dalla Sovraintendenza ? La quale , anzi, sembra parecchio permissiva visto che fino ad ora non sembra nemmeno essersi accorta del guazzabuglio di corpi illuminanti , luci e lampadine che imperversano nel centro storico , per non parlare del resto!.... Sarebbe gradita una risposta ( che ovviamente non arriverà) e che l'opposizione - se fosse un minimo più sveglia- dovrebbe pretendere .

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ennio serventi

6 febbraio 2022 08:49

Rieccoci!! Ecco un'altra risposta che non risponde alle domande. La rete per la illuminazione pubblica mi costa che sia, grosso modo, composta da due componenti: una aerea ed un'altra sotterranea: si potrebbe sapere quale dei due tronconi è, generalmente, all'origine dei disservizi abbondantemente denunciati? La parte sospesa è tutta visibile mentre misteriosa rimane la componente sotterranea: è forse in questa che si nascondono i misteriosi malanni provocati dalla vetustà della stessa? Diteci qualche cosa di preciso e non chiacchere buone per tutti gli usi.

Cinni

7 febbraio 2022 16:18

Via ghinaglia ogni sera si rischia di investire qualcuno! buia e poco sicura