15 marzo 2022

Il cantiere infinito nella stazione ferroviaria: lavori dal 2019 e ancora non si vede la fine. Le proteste dei pendolari e l'inerzia delle istituzioni

Un sottopasso nuovo, liscio e traslucido che pare marmo di Carrara lavorato da esperti artigiani. Bellissimo, per carità. Per il resto, un cantiere ormai permanente con tutti i disagi che questo può comportare per l'utenza. A distanza di oltre due anni dall'avvio dei lavori (il cartello riporta come data di inizio il 28/01/2019 e come data di fine lavori il 24/04/2020), nessun passo avanti alla stazione di Cremona. Anzi, i disagi si cronicizzano e non fanno altro che rendere la vita ancor più dura ai pendolari, che quotidianamente devono sopportare un (dis)servizio ferroviario che definire disastroso è eufemistico.

La prima fase dei lavori infiniti alla stazione ferroviaria di Cremona, come noto, era relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche per offrire una migliore accessibilità ai binari. In seconda battuta si è provveduto a riqualificare il sottopasso pedonale, al servizio del quale sono previsti due nuovi ascensori (in particolare a beneficio del primo e secondo marciapiede di stazione, "in linea con le specifiche tecniche previste per le persone a ridotta mobilità", come precisato nel 2019). Sempre nell'ambito dei lavori avviati nel 2019 e approvati dalla Soprintendenza, rientra l'innalzamento dei marciapiedi a 55 centimetri dal piano binari, l’inserimento di percorsi tattili per ipovedenti e non vedenti.

L'intervento nasce da un accordo quadro con Rete Ferroviaria Italiana Spa, che decide di investire oltre 2 milioni di euro per lavori appunto di adeguamento dell’accesso alla stazione per persone con disabilità e ridotta mobilità. Nel 2019, via ai lavori: l’innalzamento del marciapiede e la riqualificazione del sottopasso vengono realizzati entro i tempi previsti, mentre le opere per realizzare gli ascensori, indispensabili proprio per le persone con difficoltà motorie nello spirito dello stesso intervento di riqualificazione, languono.

Ad oggi, Anno Domini 2022, il quadro è quello restituito dalle fotografie che pubblichiamo in alto per gentile concessione di un lettore. Transenne, spazi ridotti e cantiere ormai parte integrante della stessa iconografia della stazione di Cremona. 

"E' tutto fermo da tempo e non è stato realizzato alcun ascensore - spiega un pendolare -. Il cantiere è ormai fisso, col risultato che i passeggeri in attesa devono stare su una banchina strettissima, in situazione anche pericolosa. Dai binari due e tre c'è solo un'uscita, così la gente si ammassa ad imbuto, alla faccia degli assembramenti. Ma l'amministrazione, dov'è? E' possibile tollerare una cosa del genere?".

Non che non è possibile. E nemmeno è possibile continuare a dare la colpa alla pandemia. Che certamente ha contribuito all'iniziale rallentamento dei lavori, ma che in alcun modo può giustificare una simile situazione, oltretutto tollerata (o forse ignorata) dalle istituzioni locali.

Basti pensare che sul problema si è mosso a suo tempo anche il comitato dei pendolari InOrario. "Come Comitato pendolari linea Mantova Cremona Milano - ha fatto sapere il comitato tempo addietro - abbiamo denunciato la cosa già a Novembre 2021, subito dopo l'arrivo del "treno speciale" per la festa del Torrone. Da allora nulla è cambiato. A Dicembre RFI (che per sua stessa ammissione ha detto essere la situazione ai limiti di legge) ha "promesso" che per Giugno 2022 sarà tutto finito".

Cremona Sera si è occupata a sua volta della vicenda, un anno fa (qui l'articolo). Ad oggi, ecco come si presenta la stazione: una discutibile installazione d'arte moderna a cielo aperto.

f.c.


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