24 febbraio 2022

Il generale Del Vecchio: " Dopo l'attacco, c'è ancora la speranza di un negoziato. Probabilmente la Russia lo vuol fare da una posizione di forza"

Ormai la guerra non sembra più tanto lontana. I tg lanciano news sempre più preoccupanti. Le truppe della Russia stanno accerchiando l’Ucraina su tre fronti di attacco e la città di Kiev sembra circondata. Il generale Mauro Del Vecchio, ex comandante delle forze Nato in Afghanistan nell’ambito dell’operazione Isaf, uomo di grande spessore e intuito militare e non solo, particolarmente legato al borgo di Soncino, nei giorni scorsi dal nostro giornale aveva lanciato un messaggio di “equilibrio, pace e responsabilità”. Sta ritornando a Milano, dopo impegni a Roma.

Oggi alla luce dei nuovi fatti accaduti dichiara che la situazione “è molto difficile e l’attenzione deve essere molto alta”. I suoi alti valori comunque, anche in questo momento particolarmente grave non cessano di scorgere ancora un lato di ottimismo, una speranza di de-escalation.

Certamente - dichiara il generale Mauro Del Vecchio con l’aplomb che lo contraddistingue - la strategia militare alla luce dei nuovi fatti da parte dei Russi è quella di attaccare Kiev, la città, il cuore pulsante dell’Ucraina, dove vivono milioni di persone, oppure potrebbe esserci anche la volontà da parte dei Russi stessi di sedersi a un tavolo per trattare un negoziato di pace”.

Uomo di guerra il generale, ma soprattutto uomo di pace e di larghe vedute e valori. Propende infatti da quanto dichiarato, per ragioni di opportunità dei Russi, che questi vengano a miti consigli, forse… E poi rivolge ancora la sua attenzione al ruolo dei paesi europei: “Grande attenzione da parte dell’Europa per disinnescare la situazione di grave tensione e ora di invasione di un paese. Mi auguro ancora che questa politica del dialogo possa influenzare i governanti russi per evitare atti drammatici in questa zona dell’Europa. Ci vuole diplomazia per tutti per arrivare attraverso le visioni contrastanti, a un sistema di sicurezza per il nostro continente, che non limiti all’Ucraina di prendere decisioni di collocamento e, ad altri paesi di non sentirsi oggetto di pressioni. Ora però, dopo l’evolversi della situazione sono chiare le intenzioni della Russia di assoggettare l’Ucraina e, dovremo attendere ancora qualche giorno per comprendere l’evolversi della situazione, che come sottolineavo prima, potrebbe cambiare…”.

E la speranza del generale Del Vecchio, uomo di guerra ma anche uomo di pace ci fa ben sperare e lancia nei nostri cuori sgomenti dalle immagini che ci giungono, una speranza. Sì, una speranza che tutto a un certo punto si possa bloccare, possa finire e virare verso un negoziato da un punto di forza. 

Roberta Tosetti


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