Il Palazzo della Prefettura di Cremona si apre alla città grazie alla collaborazione col FAI cremonese. Tre date tre febbraio ed aprile per visitare le stanze di Palazzo Tinti Pallavicino Clavello
Il 2025 inizia con un’importante collaborazione tra la Delegazione FAI di Cremona e la Prefettura cremonese, finalizzata alla valorizzazione degli ambienti prefettizi in Palazzo Tinti Pallavicino Clavello, sede del Palazzo del Governo. Per volontà del Prefetto, dottor Antonio Giannelli, a partire da domenica 23 febbraio 2025 l’edificio di corso Vittorio Emanuele II apre le sue porte alla cittadinanza, alla scoperta degli appartamenti prefettizi privati e di rappresentanza. Le visite, a cura dei volontari del FAI cremonese, saranno un'importante occasione per conoscere non solo la storia del complesso di Corso Vittorio Emanuele II ma anche il ruolo e i compiti della Prefettura, passeggiando tra le eleganti sale che custodiscono capolavori artistici di particolare rilievo, in cui si svolgono concretamente numerose attività istituzionali e che hanno ospitato importanti cariche pubbliche del Paese. Lungo il percorso, oltre alla sale di rappresentanza (come la sala da biliardo e la sala rossa), si potranno visitare eccezionalmente anche gli ambienti ad uso privato del Prefetto, tra cui l’ufficio utilizzato da Roberto Farinacci a partire dal 1922 e la grande terrazza.
Alcuni cenni storici sull'edificio
Dell'originario nucleo cinquecentesco del Palazzo del Governo, voluto dalla famiglia Tinti, non resta che il loggiato del cortile. Nella seconda metà del ‘500 l'edificio passò alla famiglia Pallavicino e all'inizio dell‘800 ai Pallavicino Clavello, che affidarono la decorazione dei saloni in facciata all'artista cremonese Giuseppe Manfredini. Divenuto di proprietà Maffi, l'architetto Carlo Visioli ne progettò il prospetto principale che verrà ampliato e modificato negli anni '30 del Novecento.
Ad accogliere i visitatori l’elegante scalone realizzato nel finire degli anni ’50 del secolo scorso dall’architetto Vito Rastelli e decorato da Mario Busini; ad impreziosire l’ambiente una scultura di Ferraroni.
Gli attuali appartamenti del Prefetto furono trasformati in sale istituzionali e uffici nella seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Emilio Brilli, coadiuvato da una squadra di decoratori. Tra gli ambienti visitabili più significativi si ricordano la Sala del Biliardo, con esposte tre importanti opere di Antonio Rizzi (Ballerina da circo, Ritratto di giovane signora, Ritratto di Bruna Barbetti) e di Massimo Gallelli, la camera da letto, dalle pareti in broccato d’oro e in cui fu ospitato il Presidente della Repubblica Sandro Pertini nella sua visita ufficiale a Cremona il 24 settembre 1982, e la Sala Rossa, indubbiamente la più scenografica e destinata agli incontri di rappresentanza e alle visite ufficiali. Il soffitto eclettico in stile neogotico ha un fondo rosso che riprende la decorazione del broccato che ancora ricopre le pareti della sala, mentre i 4 sovrapporte, datati 1867 e opera di Omobono Longhi, raffigurano dei paesaggi di fantasia.
L’ingresso è libero con contributo suggerito a partire da € 3 che potrà essere versato in loco. Il ricavato dell’iniziativa sarà interamente destinato alle attività istituzionali del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che proprio quest’anno celebra i suoi 50 anni di attività nell’ambito della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Il ritrovo è all'ingresso del palazzo (corso Vittorio Emanuele II, n° 17 - Cremona).
CALENDARIO DELLE APERTURE:
23 febbraio 2025; 30 marzo 2025; 27 aprile 2025
Per ogni data sono previste due visite guidate di 45/60 minuti circa, con partenza alle ore 15:30 e alle ore 17:00. L’accesso è consentito esclusivamente tramite prenotazione, da effettuare entro il mercoledì precedente alla visita sul sito https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/ (digitare “Prefettura di Cremona” nel campo di ricerca) oppure cliccando direttamente al link https://bit.ly/Prefettura_Cremona
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