La generosità di Cremona con l'Ucraina corre sul web. In queste ore drammatiche di guerra sono molti i cittadini che si affidano a Internet per offrire la loro disponibilità ad aiutare, assistere, accogliere i profughi in fuga da Kiev e dalle altre città assediate o bombardate dall'esercito russo.
I messaggi sul gruppo on line 'Non sei cremonese se...' sono il segno, uno dei tanti, del grande cuore, anche stavolta, della nostra città e del nostro territorio. “Per ospitare due ucraini per qualche mese dove posso rivolgermi?”, chiede Angie. “Alla Caritas cremonese”, le risponde Elisabetta. Anche Maria Angela si fa avanti: “Vorrei far venire a casa mia tre ucraini che ho conosciuto qualche anno fa. Ma esistono corridoi umanitari per farli transitare?”. Mano tesa pure da Teresa, che si dichiara pronta “a ospitare ragazze” dall'Ucraina. Sempre Angie pubblica l'indirizzo di “un gruppo Facebook per aiutare le famiglie” specificando: “Però mi devo informare come si può fare legalmente in Italia. Questo gruppo funziona per le persone della Romania che vogliono ospitare profughi”. Anche Francesca si prepara a fare la sua parte: “C'è un'associazione qui a Cremona che raccoglie alimenti, vestiti e altro per la popolazione ucraina?”. Desiderosa di scendere in campo pure Barbara. Serafina non ha dubbi: “Penso che parecchie persone si metteranno a disposizione”. Michele osserva questo fermento e commenta soddisfatto: “Cominciamo, qualcosa di concreto”.
Qualcosa di molto concreto, e coraggioso, ha intenzione di fare, annunciandolo dal suo profilo Facebook, Fabio Bruno: “Urgente, vorrei partire oggi. Prego condividere: Cerco furgone che porti almeno otto persone per andare a recuperare profughi al confine con l'Ucraina”. Segue numero di telefono.
Si muovono anche associazioni ed enti. Le Acli di Cremona e i Pellegrini con gioia hanno lanciato d'intesa una raccolta alimentari e di beni di prima necessità in favore delle famiglie ucraine che saranno assistite. Il pacco potrà essere recapitato alla sede delle Acli, in via Cardinal Massaia, e a quella della onlus, a San Bassano. Federico, dei Pellegrini con gioia, spiega: “L'iniziativa è stata organizzata allo scopo di non essere impreparati all'arrivo dei profughi. La gente si è presa a cuore questo progetto e sta rispondendo massicciamente. In settimana prenderanno il via le prime consegne dei pacchi. Ci siamo anche offerti per partire e recuperare gli sfollati ucraini al confine con l'Ungheria”. Così come sta scaldando i motori la Caritas diocesana. “Abbiamo dato, come sempre, la nostra disponibilità di massima - dice il direttore, don Pier Codazzi -. Probabilmente la Prefettura ci chiederà qualcosa di concreto, poi vedremo di rispondere in modo generoso”.
Anche stavolta. Come sta facendo un po' tutta Cremona, su o giù dal web.
La foto in alto è tratta da Tg com 24
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