12 marzo 2022

Impossibile prenotare mammografie all'ospedale di Cremona (solo a Casalmaggiore tra 8 mesi). Intanto il direttore generale cancella il Cancer Center

Tiene sempre banco la questione di Area Donna e dell'impossibilità di prenotare in tempi ragionevoli un esame fondamentale come la mammografia. Abbiamo ricevuto la segnalazione del marito di una donna in cura con la schermata del tempo di attesa proprio per una mammografia possibile in struttura pubblica solo all'ospedale Oglio-Po di Casalmaggiore. Ecco la lettera arrivata.

"Mi permetta alcune considerazioni non tanto sul futuro di Area Donna quanto su quello delle pazienti costrette, ma sempre più spesso consigliate dallo stesso CUP, a rivolgersi ad altre strutture per prevenzione e cure oncologiche. Ho letto la lettera di risposta dell'assessore Letizia Brichetto del 10-03-2022 che, come credo anche lei si sia accorto, per metà è esattamente il copia e incolla di quella del direttore di ASST Giuseppe Rossi del 20-02-2022. Entrambe colme di parole rassicuranti ma, ahimè, in gran parte prive di riscontro. 

Mia moglie è in cura da diversi anni e, ogni volta che al termine dei controlli le prescrivono esami radiologici, ci scontriamo con una realtà ben diversa da quella dipinta dai signori Rossi e Brichetto.

All'Ospedale di Cremona, infatti, non è possibile prenotare esami diagnostici in radiologia per assenza di agende da 5 anni. Forse sarà una coincidenza e non una responsabilità del nuovo primario insediatosi, appunto, nel 2017. Sicuramente non è colpa della pandemia.  

La invito a verificare, per esempio, la disponibilità di due esami che vengono solitamente prescritti a mia moglie per il controllo di follow-up: "mammografia bilaterale" ed "ecografia addome completo"

Può inserire i dati al seguente link: https://prenotasalute.regione.lombardia.it/prenotaonline/

e vedrà che il problema non è il mancato rispetto dei tempi delle liste di attesa, ma l'impossibilità di prenotazione a causa della totale assenza di agende per l'ospedale di Cremona. Per comodità le allego due schermate della disponibilità odierna e una di 4 anni fa".

La disponibilità attuale (prenotazione 10 marzo) è per l'Oglio Po di Casalmaggiore a novembre o dicembre, quella di 4 anni fa solo a Crema

Intanto come d'incanto sparisce dall'agenda del direttore Rossi il Cancer Center già appaltato. Lo ha reso noto un decreto della direzione ospedaliera pubblicato due giorni fa e sarebbe dovuto “principalmente da ragioni di pubblico interesse e di opportunità economica alla luce delle analisi compiute riguardo la futura e da tempo notoria sostituzione del monoblocco di cui consta l’attuale presidio ospedaliero di Cremona, con un organismo edilizio del tutto nuovo, anche alla luce di quanto stabilito da regione Lombardia nel quadro della programmazione pluriennale strategica 2021-2028”. 

Dunque stop al Cancer Center che avrebbe dovuto entrare in funzione alla fine del prossimo anno poichè si farà il nuovo ospedale che sarà pronto tra 6-8 anni. Ne consegue – si legge nel decreto firmato da Rossi – che il tempo di concreta fruizione dei servizi, peraltro già offerti dall’Asst nell’attuale presidio, come ricollocati nell’area oncologica Cancer Center una volta ristrutturata, si ridurrebbe di gran lunga: si può stimare un periodo variabile tra i 4 e i 6 anni”. Meglio lasciar perdere, dunque. Con i progettisti della struttura si sarebbe già concordato un indennizzo mentre trattative sono in corso con la Beltrami Costruzioni che aveva vinto l'appalto. Il problema è di come non perdere i finanziamenti già stanziati per il Cancer Center, riuscendo a farli girare in macchinari (di cui l'ospedale ha bisogno) e sull'Oglio Po.

Intanto prende posizione Marco Degli Angeli, consigliere regionale dei 5 Stelle.

Sono tutti tranquilli. Direttori Generali, Assessori, Vicepresidenti, Funzionari, Sindaci. Tanto,con il nuovo ospedale che vedremo pronto, se va tutto bene, tra 8 anni tutto sarà fantastico. Anzi di più. 

Tutti tranquilli tranne i pazienti che hanno bisogno di cure e attenzioni OGGI. 

Tutti tranquilli tranne i malati oncologici che stanno vivendo con meno tranquillità questo delicato periodo. 

In Italia, e nell'eccellente Lombardia funziona così. Se qualcosa funziona, la si cambia e poi si lascia il cambiamento incompleto e a metà, con buona pace dei cittadini e dei malati.

Succede che a Cremona le mammografie hanno subito un drastico calo, passando dalle 16.111 del 2019 alle 8.060 del 2020. In ordine di grandezza ci si riferisce a 8.051 esami in meno, ossia ad un – 49,97% di esami e screening in meno.

Per quanto riguarda il 2021 il trend va al rialzo raggiungendo quota 10.680 esami. Si tratta ossia di + 2.620 esami rispetto al 2020 (+24,53%), ma di una differenza pari a – 5.431 esami rispetto al 2019 (-33,70%)

Succede che  “la Breast Unit ha perso la gran parte del personale". 

Succede infatti  che la UOC multidisciplinare di patologia mammaria e ricerca traslazionale passi dai 9 dirigenti medici attivi nel 2018 ai 6,5 di Febbraio 2022.

Succede che l'Asst di Cremona  ha provveduto nel tempo alla riorganizzazione, sottesa alla ristrutturazione di parte del 4 piano del monoblocco (progetto CANCER CENTER), delle UO afferenti al dipartimento oncologici. 

Per quanto riguarda  progetto edilizio relativo, apprendiamo che questo deve intendersi riassorbito nello sviluppo strategico del nuovo ospedale. Così dicono loro. 

Tradotto: Si "riorganizza" un servizio che funzionava benissimo, creando forte disagio e preoccupazione nelle pazienti, e poi si lascia tutto fermo a metà, in attesa del "super mega maxi Ospedalone" che vedremo tra qualche anno.

L'assessore Moratti tutte queste cose le sa? 

Questa ultima decisione viene confermata e comunicata alla stampa il 9 Marzo. Il giorno dopo la manifestazione spontanea avvenuta davanti all'ospedale di Cremona l'8  Marzo, giorno dei diritti della donna. Un ennesimo schiaffo. Anche perché questa decisione era pronta nei cassetti da Luglio 2021. Questo è il modo di porsi di chi governante amministra la nostra sanità. 

Grazie Fontana, grazie Moratti, e grazie anche a chi in questi mesi non ha mosso un dito ed ora  grida allo scandalo. Sempre dopo, sempre troppo tardi. 

Si svegliano solo quando ormai i buoi sono scappati. Sindaci, consiglieri dei vari livelli istituzionali (di maggioranza e di opposizione), e una certa stampa, dove sono stati  fino ad oggi? Perché non hanno raccolto per tempo le preoccupazioni  che qualcuno aveva sollevato da molti mesi?"

Marco Degli Angeli Consigliere Regionale


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Anna

12 marzo 2022 11:24

Morattiiiiiii Fontanaaaaaa
ANDATE A CASAAAAA

harry

12 marzo 2022 12:18

Non solo i politici regionali, anche quelli locali che sottoscrivono gli accordi e poi vanno alle manifestazioni di protesta personalizzando l'intervento che fanno. Che tristezza !

Pietro

12 marzo 2022 19:56

Ok, però non facciamo di tutt'erba un fascio. Le mammografie le fanno i radiologi e se i radiologi fuggono dal reparto forse c'è un altro problema che riguarda la radiologia e che nulla c'entra né con l'attuale dirigenza dell' ospedale, né con area donna, né con la regione. Sul tema specifico stiamo probabilmente raccogliendo i frutti di semine sbagliate.