In Duomo alla Messa delle 11 il ricordo di don Alberto Franzini a 5 anni dalla morte
Cinque anni fa si celebrava il funerale di Don Alberto Franzini, già parroco della Cattedrale di Cremona, portato via dal Covid. E' stato infatti sepolto il giorno 6 aprile 2020, vigilia del suo 73° compleanno nel cimitero di Bozzolo, accanto ai genitori, secondo la sua volontà. Oggi in Cattedrale alla Messa delle 11 verrà ricordato nel quinto anniversario della sua morte.
“La vita è stata per me un'avventura meravigliosa”, così don Alberto diceva nel suo testamento spirituale scritto il 15 settembre 2018, alla vigilia di un viaggio in Armenia e Georgia. “Il Signore è stato largo di doni nei miei confronti: dono di salute, di benessere, di carattere, di buon umore...Io non ho proprio fatto nulla per meritare tanto!...Vado incontro al buio della morte unicamente con lo sguardo verso Colui che è stato trafitto sulla croce e ha vinto la morte”. Rileggendo queste righe, ripercorrendo i ricordi di una vita, l'emozione coglie ancora al pensiero di un prete tutto d'un pezzo, un uomo di fede, un amico sincero dei momenti belli e di quelli difficili come sapeva esserlo lui con tutti. Se n'è andato alle 23 del 3 aprile del 2020 all'Ospedale di Cremona dove era stato ricoverato urgentemente per coronavirus il 20 marzo. Quando gli sono venute a mancare le forze ha voluto confessarsi, far la comunione e, chiedendola, avere anche l'estrema unzione. “Offro a Dio il momento difficile della mia morte per la Chiesa diocesana di Cremona e per il Papa”, si legge ancora nel suo testamento spirituale.
Don Alberto era nato il 7 aprile 1947 a Bozzolo negli anni di don Primo Mazzolari. In seminario dal 1960, è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1971. Dottore in Telogia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, è rientrato in diocesi nel 1975. Vicario a Sant'Imerio, ha insegnato Teologia in Seminario, allo Studentato Cappuccino e alla introduzione in Teologia della Università Cattolia. Dal 1979 al 1997 ha diretto la scuola diocesana di formazione teologica per i laici. Per un anno (1984-1985) ha diretto il Settimanale diocesano “La Vita Cattolica”. Poi direttore del centro pastorale diocesano. Nel 1997 è parroco a Santo Stefano di Casalmaggiore e dal 2012 anche della comunità di San Leonardo. Nell'estate 2014 è parroco della Cattedrale di Cremona. La sua messa domenicale delle 11 in Duomo era un appuntamento fisso specialmente per quelle sue omelie mai banali, preparate, profonde. Aveva voluto che la Cattedrale tornasse a essere centro della fede ispirata anche dall'arte e dalla vita. Si era persino inventato i percorsi di fede ispirati dai dipinti della navata principale oppure la catechesi accompagnata dalle variazioni di Bach all'organo.
Tante le sue pubblicazioni. Da “La bellezza del Cristianesimo” fino a “A tutto campo, orizzonti pastorali” poi, in occasione della visita di Papa Francesco a Bozzolo, “Il mio parroco don Primo. Una introduzione alla figura e al pensiero di don Primo Mazzolari”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Jim Graziano Maglia
6 aprile 2025 09:27
Grandissimo Sacerdote,illuminato sia come Religioso,quanto come Faro di Cultura e di Bellezza all'interno e all'esterno della Diocesi di Cremona.E anche giustamente intransigente su certi temi politico-sociali(v.aborto) ,come pure accondiscendente e sempre disponibile verso i reali problemi della vita quotidiana,quelli della gente,dei Fedeli e dei tantissimi che a lui si rivolgevano.E scrittore sopraffino,le cui pagine ci hanno accompagnato e ci accompagneranno per sempre.Un vuoto che la sua mancanza ci( e mi)ha lasciati attoniti e tristi ,ma che sicuramente accanto alla Sua Eterna Luce,saprà come inviarci i suoi sempre preziosi suggerimenti e "stili di vita", soprattutto in questi giorni di continuo e crescente degrado sociale,spirituale e culturale. R.I.P caro Don Alberto e grazie ancora di tutto quello che ci hai Insegnato e fatto Amare.