10 agosto 2021

In un antico manoscritto nascosto nella cripta di San Sigismondo il diario di viaggio dei Templari in America, prima di Colombo

Oak Island e il tesoro maledetto è una fortunata serie televisiva in onda da qualche anno su History Channel, che qualche mese fa ha trasmesso i nuovi episodi, in cui si narrano le imprese dei due fratelli Rick e Martin Lagina, archeologi improvvisati alla ricerca del misterioso tesoro dell'isola di Oak, nella contea di Lunenberg nel sud della Nuova Scozia in Canada. Quest'isola è divenuta famosa perchè nel 1795 vi è stato ritrovato quello che sembrava e sembra un misterioso pozzo di origine non naturale che nelle sue profondità celerebbe un inquietante segreto. Un ragazzo, Daniel McGinnis, mentre passeggiava, venne incuriosito da una depressione del terreno situata vicino ad una vecchia quercia, tra i rami della quale spiccava un palanco, una sorta di carrucola usata anche sulle navi. Il giorno dopo Daniel, in compagnia di due amici al corrente di antiche leggende locali su pirati e tesori nascosti, iniziarono gli scavi. Ma ben presto si resero conto che quella depressione nascondeva un pozzo assai particolare. Andando in profondità, ogni tre metri trovavano una piattaforma di tavole in legno di quercia ma, arrivati al terzo strato, furono costretti ad abbandonare l’impresa, troppo ardua per loro. Nacque così la leggenda di Oak Island. Quel pozzo prese il nome di Money Pit, il pozzo del denaro. Nel 1802, una compagnia privata, la Onslow Company, dando credito alle storie, riprese gli scavi. Furono trovati alcuni strati di carbone e argilla ma, soprattutto, fibre di cocco, che sicuramente non erano del luogo, perché in Canada la palma da cocco non cresce. A 30 metri di profondità il morale degli uomini andò alle stelle. Si trovarono di fronte a un’enorme lastra di pietra che recava incisioni indecifrabili. Era ormai notte quando, sondando il terreno sottostante con un piede, sentirono qualcosa di resistente. Si dice che fosse lo scrigno di un possibile tesoro, o un’altra lastra. I lavoratori, esausti, decisero di rimandare la scoperta al giorno dopo, ma li aspettava una brutta sorpresa. Nel corso della notte l’acqua dell’Atlantico aveva completamente allagato il pozzo, e i tentativi di svuotarlo furono vani, il livello dell’acqua rimaneva costante. Era come se, per svuotare il pozzo, bisognasse svuotare l’intero oceano. Nel corso degli anni sono stati fatti circa un altro centinaio di tentativi, l’ultimo dei quali, datato 1966, fu un ennesimo insuccesso.

Oltre due secoli dopo la scoperta di Money Pit, nel 2017, la ricercatrice e autrice americana Zena Halpern, recentemente scomparsa, mostra ai fratelli Lagina una mappa di Oak Island contenente diverse parole, nomi e frasi scritti in francese, spiegando che il reperto era collegato a quello che lei ha chiamato “Il documento di Cremona”, diventato l'oggetto principale del suo libro The Templar Mission to Oak Island and Beyond: The Search for Ancient Secrets: Shocking Revelations of a 12th Century Manuscript. Secondo quanto riferisce la stessa Halpern il manoscritto sarebbe una copia degli inizi del XIX secolo di un testo più antico, rimasto nascosto in una cripta segreta nella chiesa di San Sigismondo. Vincenzo Lancetti nella sua “Biografia cremonese” del 1820 asserisce in effetti che il conte Giambattista Biffi avesse scritto una “Storia de' Templari, e loro successori”, avvalendosi, tra gli altri, dei contributi del Tiraboschi, all'epoca in cui quest'ultimo era bibliotecario a Modena, di Pietro Verri, del conte Secchi, del marchese Cesare Beccaria e dell'abate Isidoro Bianchi volendo mettere in evidenza come la Massoneria, cui apparteneva, ne fosse la diretta derivazione. Ma per timore di essere riconosciuto come appartenente ad essa, il Biffi avesse dato il manoscritto alle fiamme, e aggiunge il Lancetti, “che per riparare in parte il danno, che la letteratura e la filosofia veniva a soffrire con la distruzione di essa, l'ab. Bianchi scrivesse il trattato, che annunciammo a suo luogo, del vero istituto de' Liberi muratori”.

Il “Documento di Cremona” racconta la storia dei cavalieri templari che entrarono nel vasto sistema di caverne sotto la città fortificata di Gerusalemme, poco dopo aver conquistato la Terra Santa. La storia racconta ciò che i sei Templari trovarono sotto l'antica città e la successiva missione, compiuta decenni dopo, in un tempio di "Onteora". Le storie sono raccontate in prima persona dai cavalieri templari che hanno fatto le scoperte e nel manoscritto sarebbe contenuta anche la deposizione di un cavaliere templare storicamente noto, Sir Ralph De Sudeley, che decenni dopo ha guidato una flotta oltre l'oceano per recuperare antichi rotoli del primo secolo nascosti in quello che ora è il Catskills di New York. La prima parte dei documenti sembra essere costituta dagli scritti perduti del fondatore dei templari, che descrivono l'esplorazione delle catacombe ebraiche sotto Gerusalemme. Dopo aver superato alcune difficoltà, i cavalieri scoprono un vangelo gnostico perduto, "Il Vangelo di Maria”, l'oro perduto del re Salomone e le ossa di Giovanni Battista. Nella stessa camera, accanto alle pergamene che descrivono un viaggio attraverso l'Atlantico verso la "Terra di Onteora", vi sono un paio di dispositivi usati per la navigazione.

La maggior parte del “Documento di Cremona” è costituito appunto dal diario perduto di Ralph de Sudeley che descrive il viaggio attraverso l'Oceano Atlantico con l'aiuto del re Valdemar I di Danimarca nel 1178. Qui trova una tribù matriarcale di gallesi che adorano una dea e dopo qualche tempo mette le mani su alcuni documenti del I secolo che lo portano a tornare a Gerusalemme e scoprire l'Arca dell'Alleanza e altri tesori sotto l'antica città di Petra, che si trova oggi in Giordania.

Il manoscritto del “Documento di Cremona” è stato acquistato nel 1971 a Roma da William Jackson, un ricercatore americano affiliato alla massoneria, mentre stava per essere venduto alla Biblioteca Vaticana. Secondo quanto racconta Zena Halpern, i manoscritti sarebbero stati ceduti a Jackson da un certo Benvenuti, la cui famiglia sarebbe stata legata in qualche modo al conte delle Orcadi Henry Sinclair, che parrebbe aver scoperto il Nord America già a fine XIV secolo. Un Corradino de Benenuto è ricordato nel 1330, ancora nel 1339 un Benenuto de' Benenuto, del 1361 Jacobus de Benenuto e Coradinus de Benenuto. La famiglia Benvenuti ebbe origini in Firenze e si trasferì nel cremasco nel XIV secolo. La famiglia si suddivise in 2 rami, quello di Montodine e quello di Ombriano.

L'archeologo Jacques de Mahieu sostiene di aver trovato tracce di insediamenti dei Cavalieri del Tempio nel continente americano e c'è chi sostiene che il famoso tesoro dei Templari, mai più ritrovato, sia stato nascosto in Nuova Scozia nel Nordamerica. Qui si trova una enigmatica torre a base ottagonale di cui nessuno sa spiegare l'origine. Si parla insistentemente di un viaggio intrapreso dallo scozzese Lord Sinclair, erede dei Templari riparati in Scozia, verso il continente americano con 12 navi nel 1398. Pare che le navi raggiunsero la Nuova Scozia e lì l'equipaggio passò l'inverno. Con l’inizio della primavera, Sinclair divise in due la flotta, inviando in Scozia il suo luogotenente, il veneziano Antonio Zeno, al quale dichiarò di voler creare una colonia nella terra appena scoperta. Con l’altra metà della flotta, Sinclair iniziò una spedizione esplorativa interna, prima attraverso la Nuova Scozia e poi il New England, lasciando una serie di tracce riscontrabili tutt'oggi.

Su una di queste tracce si era imbattuto nell'estate del 1968 William Jackson: un giorno era andato a pescare sull'isola di Pollepel nel fiume Hudson, che si trova a circa 50 miglia a nord di New York, con alcuni amici, tra cui Donald Ruth. Sull'isola di Pollepel è possibile vedere una grande fortezza in stile scozzese costruita da Francis Bannerman VI, imprenditore dell'industria bellica originario di Dundee, all'inizio del 1900. Durante la battuta di pesca Jackson ebbe l'idea di rubare un ornamento di pietra per il giardino di sua moglie. Dopo poco più di un anno suo figlio, mentre giocava in giardino, spezzò accidentalmente la cima dell'ornamento di pietra, che lasciò intravedere uno strano oggetto in ottone inciso con simboli misteriosi in scrittura tebana, una rielaborazione dell'alfabeto ebraico, nota anche come “scrittura delle streghe”, usata per la prima volta nel XVI secolo da un alchimista tedesco, Cornelio Agrippa.

Proprio questo ritrovamento avrebbe messo Jackson sulle tracce del “Documento di Cremona”, acquistato nel 1971, a cui, nel 1994, avrebbe fatto seguito l'acquisizione della mappa di Oak Island, erroneamente messa in relazione con il manoscritto cremonese. Convinto dell'autenticità del documento, Jackson aveva convinto Don Ruth a seguirlo in una spedizione subacquea al largo della costa di Terranova che ha portato alla scoperta di un antico naufragio, attribuibile al XII secolo. Sempre più determinato Jackson aveva convinto Donald Ruth ed altri amici ad aiutarlo a rintracciare sui monti Catskill, nello Stato di NewYork, le strutture in pietra menzionate nel documento, fino a giungere a Hunter Mountain.

Jackson è morto nel 2000 e prima della sua morte aveva lasciato disposizione che le sue ricerche, i suoi scritti e i documenti passassero in eredità al suo amico Donald. Donald prosegue le ricerche interrotte e nel 2004 contatta Zena Halpern per chiedere aiuto riguardo ad una pietra incisa trovata nelle montagne di Catskill. In seguito, i due si mettono al lavoro anche sul materiale del documento di Cremona che Donald ha ereditato. Viene costituita una partnership con un accordo scritto nel 2009/2010, per scrivere un libro che raccolga i frutti della ricerca. Il 1° luglio 2009, nel corso di una scalata ad Hunter Mountain e ad un monte vicino in compagnia di Scott Wolter, vengono rinvenute due pietre incise collegate direttamente alla storia descritta nel “Documento di Cremona”, che diventa il supporto alla ricerca con dodici nuovi esempi di scrittura runica collegata direttamente ai Cavalieri Templari. Ci sono voluti ventitrè anni di ricerche prima che il quadro si completasse, ed alle domande rimaste ancora senza risposta giunse in soccorso nel 2017, secondo quanto riporta Walter Scott, un misterioso pacchetto proveniente dall'Europa comprendente altre pagine del documento cremonese, finito probabilmente in Vaticano, che andavano ad integrare quelle conservate da Jackson, permettendo di ottenere il quadro completo a sostegno della tesi sulle molteplici spedizioni precolombiane da parte dei cavalieri templari medievali in Nord America, sia prima che dopo la repressione di papa Clemente V e il re di Francia nel 1307.

Nel 2015, Zena Halpern e Donald Ruth entrano in disaccordo con un imprenditore di Los Angeles del settore televisivo con cui la Halpern era in contatto per trarre una storia relativa alla ricerca d'equipe sul documento di Cremona. Nel 2016 si arriva ad una rottura e la Halpern decide di proseguire da sola con la pubblicazione del libro avvicinandosi ai fratelli Lagina con l'intenzione di di apparire nello show di The Curse of Oak Island senza il coinvolgimento di Donald Ruth. Nel frattempo quest'ultimo scopre che la mappa di Oak Island venuta in suo possesso nel 2015 non era in alcun modo collegabile al materiale del documento di Cremona o ai cavalieri templari medievali ma un falso, fabbricato da Jackson su incarico della loggia massonica cui era affiliato, forse nell'intenzione di creare per l'America quello che la P2, con l'inchiesta giudiziaria che ne era seguita, aveva rappresentato per l'Italia alla fine degli anni Settanta. Poco dopo aver scoperto la mappa di Oak Island nascosta nelle pagine di un libro di Jackson, Ruth l'aveva mostrata alla Halpern che aveva immediatamente pensato fosse collegata alla storia del documento di Cremona.

Nel suo libro, la Halpern afferma che l'autenticità del “Documento di Cremona” è supportata dal fatto che una bibliotecaria vaticana ha verificato l'originalità della firma di Ralp De Sudeley, ma questo non scioglie tutti i dubbi in quanto la forma comune di autenticazione a quel tempo erano i sigilli di cera.

Donald Ruth, che a sua volta ha raccolto i risultati delle sue ricerche nel libro “The Scrool of Onteora-The Cremona Document” del 2017, avverte che “i misteri del documento di Cremona e di Oak Island sono abbastanza complicati e confusi ed è importante chiarire i fatti se c'è qualche possibilità di arrivare alla verità su queste storie”. Secondo altri, infatti, Oak Islands sarebbe stata scoperta solo nel 1497, quando il 24 giugno il cavaliere templare italiano Giovanni Caboto vi gettò l'ancora. Vi avrebbe poi scavato un pozzo seppellendovi una cassa di piombo.

Fabrizio Loffi


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