Indagini, due le ipotesi sulla morìa di pesce a foce Morbasco: inquinamento del tratto di cavo Cerca coperto o carenza di ossigeno
Sulla morìa di pesce nel colatore Morbasco sono due le ipotesi al vaglio della Polizia Provinciale che, ancor prima della segnalazione del sindaco di Gerre de' Caprioli Michel Marchi, era stata avvertita del fenomeno da alcuni pescatori. Di certo l'inquinamento, se vi è stato, si sarebbe verificato nel tratto del cavo Cerca tombinato, prima della confluenza di questo nel Morbasco all'altezza del chiavicone di via Bosco. Gli agenti della Polizia Provinciale, guidati dal commissario Marco Sperzaga, hanno percorso l'intero corso del Morbasco e del Cavo Cerca fino alla chiavica di San Rocco e lungo il tratto di via Novati, rinvenendo altro pesce morto, ma non trovandone nel tratto a monte di via Brescia. Altra ipotesi che potrebbe spiegare la grande morìa di pesce sarebbe la mancanza di ossigeno nell'acqua dovuta agli ingenti prelievi per l'irrigazione, per cui è stata incrementata la portata del cavo Robecco, ripristinando la situazione precedente. Purtroppo, dato l'avanzato stato di decomposizione, non è stato possibile recuperare il pesce per sottoporlo ad analisi atte ad individuare l'esatta causa della morte.
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