Individuati gli autori della rapina di via Palestro. Recuperata dai Carabinieri l’intera refurtiva
Si è conclusa con tre denunce l’indagine sulla violenta rapina, che in città aveva destato scalpore, avvenuta la notte del 28 luglio in via Palestro nei confronti di un uomo di 57 anni che stava andando a lavorare.
Due sono stati denunciati per rapina aggravata, uno di loro anche per lesioni, e un terzo per la ricettazione del cellulare che era stato portato via alla vittima.
I fatti accaduti quella notte erano questi: verso le 03.45, una pattuglia della Sezione Radiomobile è stata inviata dalla Centrale Operativa in via Palestro perché una guardia giurata, mentre passava in auto, ha notato un uomo a terra che ha riferito di essere stato vittima di una rapina al termine di un pestaggio.
L’uomo in evidente stato di shock, è stato identificato dai militari in un 57enne che si stava recando al lavoro e che ha raccontato ai militari quanto successo poco prima. E’ stato poi accompagnato da un’ambulanza in ospedale dove è stato curato e ha ottenuto una prognosi di sette giorni di cure per i colpi ricevuti.
Nella caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri la vittima ha successivamente denunciato che quella notte, dopo le 03.30, mentre percorreva via Palestro in direzione di viale Trento e Trieste è stato raggiunto alle spalle da due soggetti. Uno di questi ha afferrato il suo marsupio a tracolla ed glielo ha strapparlo, colpendolo con un pugno al volto e facendolo cadere a terra. L’uomo si è rialzato e ha rincorso i due chiedendogli di restituirgli almeno il telefono cellulare, ma i due lo hanno minacciato di colpirlo nuovamente e, dopo avere svuotato il marsupio di soldi, telefono e carta bancomat, hanno lanciato il marsupio per strada, dandosi alla fuga a piedi.
Il 57enne in denuncia ha fornito una valida descrizone dei due e i militari hanno iniziato le indagini. In particolare, gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile e del Reparto Operativo di Cremona hanno percorso tutte le vie dove è successo il fatto e quelle limitrofe, acquisendo tutte le immagini delle telecamere pubbliche e private, avendo quindi modo di vedere tutta la scena dell’aggressione ripresa dagli impianti di videosorveglianza e potendo anche notare il volto degli aggressori e i vestiti da loro indossati.
A quel punto hanno acquisito anche tutte le immagini delle telecamere del centro cittadino, ricostruendo tutto il percorso fatto quella notte dalla vittima e dagli aggressori. In questo modo, hanno scoperto che la coppia di rapinatori aveva girato per il centro per tutta la sera precedente e poi, poco dopo le 03.30, i due hanno notato la vittima nei pressi della Galleria XXV Aprile, seguendola in corso Campi. Quando il 57enne è arrivato in via Palestro, approfittando del fatto che non passava nessuno né a piedi né in auto, sono entrati in azione. La visione di tutte queste immagini ha comportato un lavoro molto lungo, ma alla fine ha permesso di dare una svolta alle attività di indagine.
I militari hanno quindi proseguito le investigazioni al fine di dare un nome ai due autori della rapina e, attraverso attività tecniche, accertamenti e la perfetta conoscenza del territorio e di chi lo frequenta, li hanno identificati. Hanno preparato un fascicolo fotografico e lo hanno mostrato alla vittima che li ha indicati con certezza. Si tratta di un cittadino italiano di 21 anni, residente in provincia di Brescia, ma da qualche tempo domiciliato in città da parenti, con precedenti di polizia a carico, e di un cittadino straniero di 18 anni, arrivato in Italia da circa due mesi e ospitato in città da alcuni parenti.
E’ stato chiesto un decreto di perquisizione delle loro abitazioni e, una volta ottenuto, i militari, la mattina del 3 agosto, si sono presentati in forze presso le loro case di Cremona e della provincia di Brescia e hanno eseguito il provvedimento. Nelle loro abitazioni hanno trovato i vestiti che il 21enne e il 18enne indossavano durante la rapina, inchiodandoli alle loro responsabilità.
Le ulteriori indagini hanno consentito di scoprire che il telefono era stato ceduto a un conoscente del 21enne. Per questo motivo, i militari di Cremona sono andati a casa della persona in possesso del telefono, un 19enne della provincia di Brescia, e gli hanno trovato il cellulare che è stato quindi sequestrato.
Nel frattempo, i carabinieri che stavano operando a Cremona hanno saputo che il bancomat era stato gettato all’interno di un tombino in via Ghisleri. Intervenuti sul posto, sono riusciti a recuperarlo e sequestrarlo, consentendo quindi, nel complesso, di recuperare tutta la refurtiva.
Al termine di tutte le attività compiute, il 21enne e il 18enne sono stati denunciati per la rapina aggravata e il 21enne anche per le lesioni procurate con il pugno, mentre il 19enne della provincia di Brescia è stato denunciato per la ricettazione del telefono cellulare.
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