3 gennaio 2022

Inquinamento Tamoil, un anno di inerzia del Comune: osservatorio convocato una sola volta e il milione di euro è fermo dal 2016

Dall'aspetto ambientale a quello politico e istituzionale. Sulla Tamoil di Cremona restano aperte tante, troppe partite nell'inerzia di un'amministrazione che se nel primno mandato, tutto sommato qualcosa ha fatto, nel secondo si è adagiata e ha relegato il tema in coda all'elenco delle priorità. Eppure l'inquinamento della Tamoil è un problema ancora enorme per la città, con la quasi certezza che la dispersione degli inquinanti sia proseguita in questi anni, anche a fronte della chiusura della raffineria e della realizzazione della barriera idraulica per contenere il cosiddetto "surnatante" (qui l'articolo).

Due flash giusto per capire come il problema sia stato accantonato dalle istituzioni. Il primo: il milione di euro ottenuto da Cremona grazie all'azione civile del concittadino Gino Ruggeri con il supporto del Partito Radicale è a bilancio, fermo al 2016 e vincolato alla destinazione ambientale. Perché quei soldi non vengono utilizzati per la bonifica ambientale? Secondo flash: l'Osservatorio Tamoil si è riunito, dopo anni di fermo, il 2 febbraio 2021. In quella sede è stato depositato un documento con le richieste dei Radicali, di Legambiente e della Canottieri Bissolati per la bonifica ambientale dell'area. Da allora, nessun nuovo incontro, nessun aggiornamento. Nessuna notizia, se non quella che arriva oggi dalle fila dei "soliti" Radicali, che chiederanno la convocazione d'urgenza dell'Osservatorio nei prossimi giorni.

Insomma, il 2021, a esser benevoli, è stato un anno "interlocutorio", come lo definisce Sergio Ravelli, leader dei Radicali cremonesi. "Tutte le questioni più importanti sono rimaste aperte - osserva Ravelli -. Anzitutto quella ambientale. Le criticità emerse nel corso della riunione dell'Osservatorio Tamoil del febbraio 2021 sono rimaste tali, in particolare la presenza di surnatante nei terreni della canottieri Bissolati. Risulta dai rilevamenti effettuati in proprio dalla società e dimostra che la Tamoil continua a inquinare le aree esterne".

Sul fronte politico istituzionale, incalza Ravelli, "nonostante le numerose richieste rivolte all'amministrazione comunale da parte dei Radicali, delle associazioni ambientaliste e della stessa Bissolati per una nuova caratterizzazione ambientale e nuove e più stringenti procedure di bonifica, il Comune non si è mai dimostrato disponibile".

C'è poi l'aspetto legale: "Tutte le cause civili per il risarcimento danni annunciate dalle società Canottieri - spiega il leader dei Radicali -, dai loro soci e dal Comune sono ferme in attesa dell'esito dell'accertamento tecnico preventivo che i promotori dalle causa hanno richiesto al giudice. L'obiettivo è verificare lo stato attuale dell'inquinamento presente nelle aree esterne, che se confermato sarebbe di grande supporto alle cause civili".

La relazione relativa all'accertamento tecnico è stata depositata oggi e i legali incaricati dalla Bissolati esamineranno il fascicolo, molto corposo da quel che si apprende, in questi giorni.

Poi c'è il famoso milione di euro. "C'è infine un'ultima questione rimasta sospesa - commenta Ravelli -, vale a dire il risarcimento di un milione di euro che il Comune ha introitato nel 2016 a seguito della costituzione di parte civile di Gino Ruggeri nel processo penale. Il Comune non ha mai ritenuto anche solo di prefigurare l'utilizzo di tale somma. Ricordo che Gino Ruggeri e i radicali hanno già presentato un proprio progetto in ambito ambientale denominato “Conoscere per liberare l'ambiente”, vale a dire un sistema innovativo di monitoraggio delle matrici ambientali (aria, acqua e suolo) della città di Cremona".

Si tratta, spiega Ravelli, di un progetto di monitoraggio online in continuo sulle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) che andrebbe ad affiancarsi alle rilevazioni dell'ARPA e che rappresenterebbe indubbiamente uno strumento importante per documentare l'attuale situazione. Ma, come dice l'esponente radicale, ad oggi, anche a fronte del quadro ambientale disastroso in cui versa Cremona (i cui livelli di inquinamento sono regolarmente i più alti in Italia e in Europa) dal Comune nessun segnale.

Federico Centenari


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commenti


Roberto Regonelli

3 gennaio 2022 17:11

Anche questa vicenda, rimarca l'incapacità di risolvere i problemi, Galimberti e compagnia devono andare a zappare la terra, se ne sono capaci!

daniele

3 gennaio 2022 18:26

Un ringraziamento al sign.Ravelli e Ruggeri per il loro impegno nel difendere il nostro territorio e la nostra salute.Purtoppo alcune persone sono state troppo impegnate su questioni come a2a e non hanno avuto tempo per altre cose importanti.

Luciana

3 gennaio 2022 18:49

Grazie di cuore per il grande lavoro svolto al concittadino Gino Ruggeri e al partito radicale! Davanti a un disastro ambientale di tale portata è vergognoso che le istituzioni comunali siano assenti e indisponibili e che non abbiano a cuore la salute dei propri cittadini....